CICLISMO

Vuelta: prima gioia per Gaudu, Roglic resta in rosso

Lunga fuga e poi vittoria in solitaria per il giovane francese. Il leader della generale e il rivale Carapaz si controllano

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Va a David Gaudu (Groupama–FDJ) l'impegnativa undicesima tappa della Vuelta 2020, caratterizzata da ben cinque Gpm e una lunga fuga conclusa staccando nell'ultimo km il compagno di avventura Marc Soler. Per il francese, 24 anni, è il primo successo nella corsa a tappe iberica. In classifica generale nulla cambia nella Top 5, con Richard Carapaz e Primoz Roglic che arrivano nono e decimo a +1:03, e lo sloveno che resta maglia rossa.

Da Villaviciosa ad Alto de la Farrapona, 170 km di montagne con ben cinque Gpm. E gli ultimi tre particolarmente duri e selettivi: l'Alto de la Cobertoria (9,8 km con il 9% di pendenza), il Puerto de San Lorenzo (10 km all'8,6%) e ovviamente l'Alto de la Farrapona (16,5 km al 6,2%, con finale caratterizzato da 6 km mai sotto l'8% e con picchi vicini al 12%). Questo, che in passato fu territorio di caccia di Alberto Contador, è il panorama che accoglie la tappa numero 11 della Vuelta. In cui nuovi fenomeni si presentano sul palcoscenico del grande ciclismo e i protagonisti di oggi preferiscono marcarsi a vista. Rimandando la grande battaglia, molto probabilmente, a domani e all'imperdibile appuntamento dell'Angliru.

Così sin dalle prime pendenze sono in tanti ad andare alla caccia della fuga giusta. Ma già dopo il secondo Gpm si crea un gruppetto di otto attaccanti comprendente David Gaudu, ex enfant prodige del ciclismo francese ormai definitivamente entrato nel novero dei big. A partire dall'Alto de la Cobertoria si presenta quindi colui che gli darà filo da torcere per il resto della giornata: un coraggiosissimo Marc Soler, in grado non solo di recuperare in solitudine sui fuggitivi, ma anche di guidare l'attacco finale.

Il duetto Soler-Gaudu resiste infatti fino agli ultimi metri, nonostante i tentativi di Storer, Donovan, Guillaume Martin e Vlasov di riacciuffarli. I 500 finali, quindi, racchiudono tutta l'essenza di questo eroico sport: Soler, paonazzo e a denti serrati, incrocia lo sguardo di un Gaudu apparentemente ancora pieno di energie, cenno d'intesa tra i due e il francese va a vincere da solo. E la lotta per la maglia rossa? Tutto resta invariato, con Roglic incollato alla ruota di Carapaz in tutti i saliscendi di giornata e fino al traguardo. Tra i due, che restano accreditati dello stesso tempo in classifica generale (con lo sloveno in rosso grazie ai piazzamenti), tutto si deciderà più in là. Magari già sul temibile Angliru.

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