L'inglese ha chiuso la prova in 16'07" precedendo di un secondo lo sloveno della Red Bull-Bora-Hansgrohe
di Marco Cangelli© afp
Seconda tappa ed è subito rivoluzione per il Giro d'Italia. Se Joshua Tarling conquista la cronometro di Tirana, la capitale albanese incorona Primoz Roglic che strappa la maglia rosa dalle spalle del danese Mads Pedersen.
L'inglese dell'INEOS Grenadiers ha rispettato i pronostici della vigilia aggiudicandosi la prova in 16'07" e anticipando di un secondo lo sloveno della Red Bull - BORA - hansgrohe e di tre l'australiano Jay Vine (UAE Team Emirates).
Decisive sono state le condizioni atmosferiche con Tarling che non ha dovuto far i conti con il vento contrario nella seconda parte della frazione, sapendosi difendere sullo strappo di Sauk. La potenza sprigionata negli ultimi chilometri hanno consentito al campione inglese di fermare il cronometro in 16'07" lasciandosi alle spalle Primoz Roglic, Jay Vine ed Edoardo Affini.
Prestazione sublime per lo sloveno della Red Bull - BORA - hansgrohe che ha mancato il successo per un solo secondo, scavando un importante distacco rispetto ai diretti avversari per la classifica generale. Roglic ha affrontato la corsa a tutta passando al comando sul gran premio della montagna, tuttavia ha dovuto difendersi nel finale mancando per poco il successo.
Prova diversa fra l'australiano dell'UAE Team Emirates e il mantovano del Team Visma | Lease a Bike con l'oceanico che ha sfruttato il tratto in salita per rimanere vicino a Tarling chiudendo con tre secondi di ritardo, mentre Affini ha spinto lunghi rapporti che lo hanno portato a soli sei secondi di ritardo dal vincitore.
Ottima gara anche per Mads Pedersen che ha provato in tutte le maniere a difendere la maglia rosa dagli attacchi di Roglic. Nonostante non si tratti di un cronomen, il velocista danese è transitato all'intermedio con dieci secondi di ritardo dallo sloveno, tuttavia ha perso leggermente nel finale finendo settimo a dodici secondi da Tarling.
In chiave vittoria finale prestazione sottotono per Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che, nonostante un'ottima prestazione in salita, ha patito il vento contrario concludendo con diciassette secondi di tappa. Ancor più lontano Antonio Tiberi (Bahrein-Victorius) che ha patito ventisei secondi da Tarling lasciandosi alle spalle altri favoriti come Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek).
La classifica generale vede ora al comando Roglic con un secondo di vantaggio su Pedersen e cinque sul ceco Mathias Vacek (Lidl-Trek), mentre il gruppo ripartirà nella mattinata di domenica 11 maggio con la terza tappa, 160 chilometri con partenza e arrivo a Vlorë.