Lo sloveno ha anticipato il belga Remco Evenepoel e il francese Paul Seixas
di Marco CangelliTadej Pogacar è imprendibile e, dopo aver vinto il Mondiale, ha conquistato l'oro anche agli Europei di ciclismo. Il fuoriclasse sloveno si è imposto nella rassegna continentale andato in scena in Francia dove ha preceduto il belga Remco Evenepoel e il francese Paul Seixas che ha strappato il bronzo al bresciano Christian Scaroni.
Prime fasi contraddistinte dall'attacco di Mathias Vacek (Lidl – Trek) e di Daan Hoole e Mathijs Paasschens (Paesi Bassi), raggiunti in un secondo momento da un gruppo molto più folto composto da Mihael Stajnar (Slovenia), Louis Vervaeke (Belgio), Niklas Larsen e Casper Pedersen (Danimarca), Marco Frigo (Italia), Nicolas Prodhomme (Francia), Tiago Antunes (Portogallo), Jan Stockli (Svizzera), Danny van der Tuuk (Polonia), Martin Svrcek (Slovacchia), Kristians Belohvosciks (Lettonia), Emiliano Vila (Grecia), Victor Langellotti (Principato di Monaco) e Andrea Mifsud (Malta) che hanno guadagnato circa tre minuti sui favoriti.
A circa cento chilometri dal traguardo il Belgio ha iniziato un forcing sulla Côte de Saint-Romain-de-Lerps che ha messo in difficoltà Jonas Vingegaard (Danimarca) con Remco Evenepoel (Belgio) che in discesa ha preso il comando delle operazioni formando un gruppetto ristretto con Tadej Pogacar (Slovenia).
Grazie al lavoro di Alberto Bettiol (Italia) il resto del plotone è tornato sotto, tuttavia la calma è durata poco visto che l'attacco di Gianmarco Garofoli (Italia) ha rotto gli indugi sulla Côte de Val d'Enfer lasciando davanti soltanto Evenepoel, Pogacar e il francese Paul Seixas che sono andati a riprendere i fuggitivi della prima ora.
Al termine della discesa, a circa novanta chilometri dall'arrivo, sono rientrati ulteriori corridori come Garofoli, Christian Scaroni (Italia) e il lettone Toms Skujiņš portando così a una ventina gli atleti davanti a quattro giri dalla conclusione. A settantacinque chilometri dall'arrivo ha però attaccato Pogacar lasciando tutti sul posto Evenepoel, accompagnato all'inseguimento con Juan Ayuso (Spagna), Scaroni e Seixas.
Il belga non si è dato per vinto e a una quarantina di chilometri è rimasto da solo dietro il campione del mondo che però non è stato ripreso imponendosi con trentuno secondi sul portacolori della Soudal Quick-Step, mentre Seixas ha ottenuto il bronzo staccando nel finale Scaroni, quarto.