Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

IL COMPLEANNO

Eddy Merckx taglia il traguardo degli ottant'anni: il ciclismo celebra il suo "Cannibale"

Il movimento delle due ruote festeggia l'atleta più vittorioso della storia con cinque successi al Giro d'Italia e al Tour de France oltre a tre titoli mondiali

di Marco Cangelli
17 Giu 2025 - 13:36

Cinque Giri d'Italia, cinque Tour de France, una Vuelta di Spagna e tre titoli mondiali. Basterebbero questi dati per raccontare chi è Eddy Merckx, giunto al traguardo degli ottant'anni dopo una carriera piena di gratificazioni. In grado di conquistare 525 successi fra strada, pista e ciclocross, il fuoriclasse belga può festeggiare un appuntamento che vale molto di più di tutte quelle corse conquistate e che gli sono valse il titolo di "Cannibale"

Indipendentemente da quale avversario avesse davanti, che si trattasse di Felice Gimondi o Luis Ocana, Bernard Thevenet o Roger De Vlaeminck; Merckx ha sempre messo in campo tutto sé stesso non concedendo la vittoria nemmeno quando si parlava di circuiti post gara, dimostrando come i veri campioni si presentano al via soltanto se c'è la possibilità di imporsi. Scambiato erroneamente dai giornalisti italiani per un "velocista" in occasione del suo trionfo al Blockhaus nel 1968, Merckx è stato tutto sapendo imporre la propria legge sia che si trovasse in uno sprint di gruppo o in vetta alle Tre Cime di Lavaredo e regalando un'egemonia unica nel suo genere, almeno sino all'arrivo di Tadej Pogacar

In una carriera così piena di record non possono mancare vicende mai chiarite come il malore al Tour de France 1970 dopo aver domato il Mont Ventoux oppure il caso doping al Giro d'Italia 1969 quando a Savona dovette cedere fra le lacrime la maglia rosa a Gimondi. Eppure di Merckx tutti ricordano l'animo nobile e i primati realizzati fra i quali spiccano le sette vittorie alla Milano-Sanremo, le cinque alla Liegi-Bastogne-Liegi, le tre alla Parigi-Roubaix, le due al Fiandre e al Lombardia oltre a un Record dell'Ora realizzato nel 1972 agli oltre 2000 metri di Città del Messico

La lista degli aneddoti potrebbe essere lunga eppure ciò che si ricorda di Eddy è quella voglia di non lasciare nulla di intentato, anche oggi che compie ottant'anni e qualche acciacco lo ha costretto ad abbandonare per alcuni mesi l'amata bicicletta. Il connubio Merckx-ciclismo è tuttavia più forte che mai, motivo per cui anche qualora Pogacar dovesse riuscire a superare quota 525 vittorie, Merckx rimarrebbe sempre il più grande. 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri