GIRO D'ITALIA

Giro d'Italia: Buitrago trionfa a Lavarone, Carapaz resta in rosa

Il colombiano della Bahrain Victorious taglia in solitaria il traguardo della diciassettesima tappa, l'ecuadoriano della Ineos Grenadiers si conferma leader della generale

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Santiago Buitrago vince la diciassettesima tappa del Giro d'Italia. Il colombiano della Bahrain Victorious taglia in solitaria il traguardo di Lavarone dopo aver domato il Menador grazie al sorpasso prima della discesa su Leemreize. Non cambia la classifica generale: il proprietario della maglia rosa resta l'ecuadoriano della Ineos Grenadiers Richard Carapaz, a +3" su Jai Hindley, mentre a prendersi il podio è Mikel Landa.

Più forte del Menador e della caduta che sembrava compromettere la sua gara: Santiago Buitrago vince la diciassettesima tappa del Giro d'Italia numero 105, la Ponte di Legno-Lavarone. Il colombiano porta alla vittoria la Bahrain Victorious, che può gioire anche per il podio nella generale di Mikel Landa.

La soddisfazione principale, però, è quella del 22enne di Bogotá, che nel corso della tappa è protagonista di una caduta che, tuttavia, non gli impedisce di trionfare. Il colombiano, infatti, non demorde e raggiunge nelle primissime posizioni Gijs Leemreize: l'olandese della Jumbo-Visma guida la corsa fino al Menador, ma poco prima della discesa soffre il ritmo di Buitrago e si stacca. Gli ultimi km diventano allora un conto alla rovescia per il successo del 22enne, che arriva in solitaria, mentre Leemreize chiude secondo a 35" e a completare il podio è Jan Hirt dell'Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux. A quasi 3 minuti dal vincitore di giornata, invece, arriva il gruppo maglia rosa.

A comporlo è il leader della generale Richard Carapaz, seguito dal secondo in classifica Jai Hindley e da Mikel Landa, mentre si stacca Joao Almeida che perde il podio e chiude quattordicesimo ad oltre 4' di distacco da Buitrago. Carapaz e Hindley, inoltre, riescono sul traguardo a guadagnare 6" su Landa: la generale, dunque, vede sempre in vantaggio l'ecuadoriano della Ineos Grenadiers a +3" sull'australiano della Bora-Hansgrohe, mentre ora, al terzo posto a +1'05", c'è proprio lo spagnolo della Bahrain Victorious.

 

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