Giro d'Italia 18.a tappa: gioia e trionfo per Cima dopo 170 km di fuga, tra Carapaz e Nibali tutto invariato

Il bresciano taglia per primo il traguardo di una tappa che non smuove le acque nella corsa alla maglia rosa

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Il Giro d'Italia ha vissuto una giornata di passaggio nella 18.a tappa, la Valdaora-Santa Maria di Sala: giornata di facili discese e arrivo in pianura, che ha premiato la lunga fuga di Damiano Cima, primo sul traguardo dopo essere scappato quasi quattro ore prima con Mirco Maestri e Nico Denz: beffato nella volata finale lo specialista Ackermann. Invariata la classifica dei rivali per la maglia rosa, con Carapaz davanti a Nibali e Roglic.

Chi l'ha detto che al Giro d'Italia scappare quasi quattro ore prima di un arrivo pianeggiante serve a poco o nulla? Questa antica regola non scritta del ciclismo viene sovvertita da Damiano Cima, bresciano della Nippo-Vini Fantini che, dopo aver attraversato metà Trentino e Veneto insieme a Mirco Maestri e Nico Denz, riesce ad aggiudicarsi un'incredibile vittoria di tappa. Lo fa resistendo al poderoso recupero del gruppo e beffando in una volata al fulmicotone lo specialista Pascal Ackermann, giunto solo secondo alle sue spalle. Riguardo alla maglia rosa nulla cambia: Nibali conserva il ritardo di +1'54'' dal leader della classifica generale Carapaz, mentre Roglic è a +2'16''.

Tappa tranquilla dopo gli strappi sulle alpi lombarde, trentine e altoatesine degli scorsi giorni: dopo un passaggio piuttosto tranquillo a Cortina D'Ampezzo, si scende lungo il Cadore per poi concludere con un agevole tragitto pianeggiante. Una giornata di passaggio, dunque, prima e dopo i fuochi d'artificio decisivi per questo Giro d'Italia 2019. Ma una giornata scritta apposta per favorire i velocisti vede ancora una volta le carte scombussolate dal meteo (si parte con un timido sole, poi arriva la solita pioggia) e soprattutto da una fuga di tre uomini durata ore. Si tratta di Mirco Maestri, Damiano Cima e Nico Denz, scattati poco dopo l'una e che si sono contesi la vittoria di tappa fino al traguardo di Santa Maria di Sala. Nel frattempo il gruppo controlla, senza tentare concretamente di recuperare sui tre fuggitivi. Maestri, Cima e Denz infatti superano i tre minuti e mezzo di distacco a 125 km dal traguardo, che supera i sei minuti in prossimità dell'unico Gpm di giornata a Pieve d'Alpago.

Qui è Cima a tagliare il traguardo prima dei due compagni di fuga, quindi arriva anche il vento che aiuta il gruppo a limare il gap sul terzetto di testa, nonostante una caduta che coinvolge Luke Durbridge e Lukasz Owsian. Un momento di tensione si verifica quindi al passaggio dei tre battistrada a Conegliano Veneto (dopo lo sprint vincente di Arnaud Démare su Pascal Ackermann all'intergiro): uno squilibrato, vestito con felpa e cappuccio, scaraventa infatti una bicicletta in mezzo alla strada. Maestri, Cima e Denz riescono a scartarla, quindi è un coraggioso appassionato ad attraversare la strada per rimuovere dalla carreggiata la bicicletta ormai distrutta.

A 55 km dal traguardo il terzetto in testa conserva oltre tre minuti di vantaggio sul serpentone degli inseguitori, che tornano ad essere addirittura quattro a 50 km. Solo a 20 km dal traguardo il gruppo aumenta l'andatura e sembra inevitabile una volata finale, con i fuggitivi inghiottiti dal treno dei velocisti e dei loro team. E invece il loro vantaggio resiste: un minuto a 8 km dall'arrivo, poi 50 secondi ai 6 km, 35 secondi ai quattro. All'ultimo km è quindi Denz a provare lo scatto beffardo nei confronti di chi insegue, ma Cima reagisce ed è lui ad aggiudicarsi la tappa. I suoi compagni di avventura finiscono più indietro, ma è fatta. E per una giornata ad essere premiato è chi crede nei sogni. E che una fuga all'inizio di una lunga tappa, alla fine, possa davvero portare fino in fondo.

CLASSIFICA DI TAPPA 1. Damiano Cima (Nippo-Vini Fantini) 4h 56'04''
2. Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) +0'00''
3. Simone Consonni (Uae Team Emirates) +0'00''
4. Florian Senechal (Deceuninck-Quickstep) +0'00''
5. Ryan Gibbons (Team Dimension Data) +0'00''
6. Manuel Belletti (Androni Giocattoli-Sidermec) +0'00''
7. Davide Cimolai (Israel Cycling Academy) +0'00''
8. Arnaud Démare (Groupama-Fdj) +0'00''
9. Sean Bennett (Ef Education First) +0'00''
10. Mirco Maestri (Bardiani Csf) +0'00''

CLASSIFICA GENERALE 1. Richard Carapaz (Movistar), 74h 48'18''
2. Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), +1'54''
3. Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma), +2'16''
4. Mikel Landa (Movistar), +3'03''
5. Bauke Mollema (Trek-Segafredo), +5'07''
6. Miguel Angel Lopez (Astana), +6'17''
7. Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) +6'48''
8. Simon Yates (Mitchelton-Scott), +7'13''
9. Pavel Sivakov (Team Ineos), +8'21''
10. Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), +8'59''

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