CICLISMO

Giro d'Italia, 10a tappa: vince la fuga, Cort Nielsen esulta a Viareggio

Il danese regola i compagni d'attacco: secondo Gee, terzo De Marchi. Il gruppo arriva a 51", con Pedersen a precedere Ackermann nella giornata dei tanti ritiri

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Giro d'Italia, 10a tappa: vince la fuga, Cort Nielsen esulta a Viareggio - foto 1
© Getty Images

Il Giro d'Italia riparte con una nuova maglia rosa, Geraint Thomas, e moltissimi corridori ritirati per la positività al Covid. La 10a tappa, da Scandiano a Viareggio, vede abbandonare anche Vlasov e premia la fuga: Cort Nielsen è implacabile allo sprint ed entra nel club di chi ha vinto al Giro, al Tour e alla Vuelta. Secondo Gee, che precede De Marchi, mentre il gruppo arriva a 51" regolato da Pedersen. Nessuno scossone in classifica. 

La 10a tappa del Giro d'Italia premia i fuggitivi di giornata e Magnus Cort Nielsen, che entra nel gruppo ristretto di chi ha vinto al Giro, al Tour e alla Vuelta. La corsa rosa riparte dopo il ritiro di Remco Evenepoel, positivo al Covid appena dopo essersi ripreso la maglia rosa ("ceduta" a Thomas), e senza altri otto corridori: Uran (Ef), Kung (FdJ), Pozzovivo e Wurtz Schmidt (Israel), Bystrom e Taaramae (Intermarché), Scotson (Jayco) e Riesebeek (Alpecin) sono risultati ugualmente positivi e alzano bandiera bianca. Il prosieguo della corsa porterà al ritiro di Petilli, Fetter e Vlasov, col Giro che perde anche il sesto della generale. La 10a frazione, 196km da Scandiano a Viareggio, è dai due volti: molto mossa in avvio, con le salite di Passo delle Radici e Monteperpoli, pianeggiante fino allo strappo di Montemagno e verso l'arrivo. Al km zero partono in quattro: Cort Nielsen (Ef), De Marchi (Jayco), Gee (Israel) e Davide Bais, che fa incetta di punti per la classifica dei Gpm e si porta a 104 lunghezze, +54 su Pinot. 

Dopo le salite il corridore della Eolo si sfila e lascia un terzetto all'attacco, col gruppo che insegue in maniera scomposta: la Bahrain prova a far saltare il banco attaccando con Pasqualon, Milan e Caruso, ma l'Ineos rientra. Il plotone si riporta così distrattamente sotto i due minuti, con un grande sconfitto: Jay Vine vive una giornataccia e resta staccato con Groves e altri velocisti, piombando addirittura a nove minuti dalla testa della corsa ed uscendo di classifica. I tre fuggitivi procedono di comune accordo, ci credono totalmente e riescono a mantenere una quarantina di secondi fino ai -5km, nonostante in gruppo lavorino le squadre di Milan e Cavendish. Ormai non c'è più spazio per rientrare per il plotone, che viene beffato dai fuggitivi di giornata e si rialza. Sono così De Marchi, Gee e Cort Nielsen a giocarsi la vittoria di tappa. Il canadese dell'Israel tenta l'azione in contropiede, ma viene raggiunto e si arriva allo sprint, dove Cort Nielsen è implacabile e precede Gee e l'italiano. Un'altra beffa per De Marchi, dopo Napoli, mentre il gruppo maglia rosa arriva a 51": lo sprint per il quarto posto viene vinto da Pedersen, che precede Ackermann e Oldani. Sbaglia completamente Jonathan Milan, che parte troppo presto e chiude settimo, perdendo punti preziosi per la maglia ciclamino. Il corridore della Bahrain potrà rifarsi domani, nei 219km da Camaiore a Tortona. Sulla carta anche l'11a tappa è per le ruote veloci, con l'ultima salitella ai -43km, però mai dire mai. Si ripartirà, ovviamente, con Geraint Thomas in maglia rosa, precedendo Roglic (2") e Geoghegan Hart (5"). 

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