Giro, via ai controlli antimotorino

Smontate le bici dei primi cinque classificati nella seconda tappa: i giudici hanno verificato l'assenza di apparecchiature elettriche

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Scattano i primi controlli alla 98esima edizione del Giro d'Italia, ma per il momento non hanno niente a che fare col doping. Al termine della seconda tappa, vinta da Elia Viviani del Team Sky sul traguardo di Genova, i giudici hanno smontato le biciclette dei primi cinque classificati per verificare l'assenza di apparecchiature elettriche (tipo motorini) o altri piccoli propulsori in grado di 'aiutare' i corridori ad andare più veloci.

Alla fine della seconda tappa, senza preavviso, sono stati smontati il sellino e l'asse dei pedali delle bici del vincitore Elia Viviani (Team Sky), dell'olandese Moreno Hofland (Team Lotto NL-Jumbo), del tedesco André Greipel (Lotto Soudal), del polacco Bartlomiej Matysiak (Ccc Sprandi Polkowice) e di Paolo Tiralongo (Astana). I controlli hanno dato esito negativo. Nel frattempo la carovana rosa affronta oggi la terza tappa da Rapallo a Sestri Levante, 136 chilometri durante i quali i corridori affronteranno prima il colle Caprile e la più impegnativa salita Barbagelata, Gran Premio della Montagna di seconda categoria piazzato a 45 chilometri dal traguardo.

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