TIRRENO-ADRIATICO

Ciclismo: Tirreno-Adriatico, la prima di Tim Merlier  

Il belga della Alpecin-Fenix riesce a rimontare allo sprint e a conquistare la sesta tappa della corsa dei due mari

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Nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico, Tim Merlier (Alpecin-Fenix) s’impone allo sprint nella Castelfidardo-Senigallia, battendo Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Magnus Cort Nielsen (EF). Una tappa caratterizzata da una lunga fuga a cinque, ripresa dalle squadre dei velocisti ai -14 all’arrivo, favorendo così la volata. Davide Ballerini, sesto, è il migliore degli italiani. Simon Yates (Mitchelton-Scott), resta in maglia azzurra.

La sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2020 va a Tim Merlier: il velocista della Alpecin-Fenix conquista il primo posto sul lungomare di Senigallia, al termine di una frazione di 171 chilometri partita da Castelfidardo. Un successo al termine di una volata lunghissima, che premia chi sa partire al momento giusto. Questi è, appunto, il campione nazionale belga. Fernano Gaviria (UAE Emirates) sprinta ai 300 metri, ma Merlier tiene la ruota del colombiano, restando al coperto fino all’ultimo. Quindi l’alfiere Alpecin-Fenix ha più gambe, lo rimonta e si aggiudica la sesta frazione; probabilmente l’ultima con arrivo in volata di questa corsa dei due mari. 
Una tappa caratterizzata da un’altimetria ondulata, almeno inizialmente, che favorisce la fuga di cinque uomini: Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Simon Pellaud e Josip Rumac (Androni-Sidermec), Carl Hagen (Lotto Soudal) e Veljko Stojnić (Vini Zabù-KTM). Dopo aver affrontato l’entroterra marchigiano, però, le strade si fanno ampie, rettilinee e pianeggianti. Terreno giusto per la caccia del gruppo: le formazioni dei velocisti si portano in testa e, chilometro dopo chilometro, cercano di rosicchiare il vantaggio dei fuggitivi, ripresi nell’ultima delle quattro tornate finali attorno a Senigallia. In realtà il francese Pellaud è costretto a lasciare la testa della corsa ai -25 dall’arrivo a causa di alcuni problemi fisici, mentre gli altri quattro uomini vengono riassorbiti quando mancano 14 chilometri alla conclusione. Quindi l’epilogo della tappa si avvia in volata, con il successo di Merlier davanti al tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e il danese Magnus Cort Nielsen (EF Pro Cycling); Gaviria alla fine è quarto. Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step) è il migliore degli italiani e si piazza sesto.
In classifica generale, nulla cambia: Simon Yates (Mitchelton-Scott), vincitore della frazione di ieri con arrivo a Sassotetto, mantiene la maglia azzurra, simbolo del primato. Alle sue spalle, con 16” di ritardo, rimane Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), che oggi festeggia il suo 31esimo compleanno.

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