CICLISMO

Ciclismo, Giro d’Italia: è Démare a trionfare a Matera in volata

Il francese del team Groupama-FDJ batte Matthews e Felline con uno sprint capolavoro nella sesta tappa di questa edizione. Maglia rosa sempre ad Almeida

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Arnaud Démare si aggiudica la sesta tappa del Giro d’Italia 2020, la sua seconda in questa edizione. Il francese del team Groupama-FDJ taglia per primo il traguardo della frazione da Castrovillari a Matera (188 km). Si decide tutto nella lunga volata finale: negli ultimi 800 metri in leggera salita, Démare rompe gli indugi e dimostra tutta la propria superiorità con più di una ruota di vantaggio su Matthews e Felline. Quinto Davide Cimolai.

Pochi giorni fa L’Équipe aveva scritto, con un gioco di parole, che Arnaud Démare avesse cominciato il Giro d’Italia “sotto una buona stella”. E in effetti il corridore francese del team Groupama-FDJ ha iniziato nel migliore dei modi questa edizione: due successi su due nello sprint per lui che, dopo Villafranca Tirrena, si impone anche sul traguardo di Matera nella sesta tappa del Giro. Ennesima vittoria stagionale per il fenomeno della FDJ, che vince addirittura per distacco.

Parte subito un tentativo di quattro corridori: all’attacco vanno Mattia Bais (Androni Giocattoli), Filippo Zana (Bardiani), James Whelan (Education First) e Marco Frapporti (Vini Zabù) che accumulano addirittura 9 minuti di vantaggio sul gruppo. Dal traguardo volante in poi, però, la Bora Hansgrohe aumenta il ritmo e nel giro di 30 km i fuggitivi restano con soli 3 minuti di vantaggio. Traguardo volante vinto da Bais, mentre Démare rosicchia due punti a Sagan e si porta a -3 dalla vetta della classifica a punti.

Prosegue poi il lavoro della Bora-Hansgrohe in testa al gruppo e la fuga si ritrova ad avere solo un minuto di vantaggio prima dell'inizio del GPM di giornata. Prima Frapporti e poi Whelan provano ad andarsene da soli. Il corridore della Vini Zabù-KTM si rialza, mentre l’australiano dell'Education First prende un certo margine sui compagni di fuga. All’altezza del GPM ci prova anche Thomas De Gendt, ma il belga viene ripreso proprio allo scollinamento, mentre ai -13,7 km viene riassorbito anche l'australiano dell'Education First che era il superstite della fuga.

Le velocità si fanno altissime per approcciare l’ultimo strappo, posto a 2 km dal traguardo. Ad affrontarlo in testa la Bora-Hansgrohe, con il consueto lavoro eccezionale di Matteo Fabbro. Nessuno prova ad attaccare. All’ultimo chilometro c’è un tentativo da parte Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), senza però creare un buco. A 300 metri dall’arrivo parte lunghissimo Arnaud Démare e nessuno riesce ad agguantare la ruota del campione transalpino, vincente addirittura per distacco. Secondo posto per Michael Matthews (Mitchelton-SCOTT); terzo un ottimo Fabio Felline (Astana). Quinto Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), sesto Andrea Vendrame (AG2R) e soltanto settimo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Resta in Maglia Rosa Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step).

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