L'uomo più veloce del mondo si allena in Florida: "Voglio dimostrare a me stesso cosa posso fare dopo due anni e mezzo difficili"
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Manca sempre meno alle Olimpiadi di Parigi 2024 e l'attenzione si sta spostando sui protagonisti che hanno fatto la storia nell'ultima edizione a Tokyo. Tra questi, nell'atletica, sicuramente il nome più importante è quello di Marcell Jacobs, l'uomo più veloce del mondo nel 2021 che però da allora ha fatto i conti con una raffica di infortuni che lo hanno fatto un po' sparire dai radar, ma senza lesinargli critiche e sospetti: "Le critiche mi hanno fatto molto male, arrivavano da ogni parte - ha raccontato l'atleta italiano -. Come se non gareggiassi per paura di qualcosa. Non scendevo in pista perché non ero in grado di farlo. I due anni dopo le Olimpiadi sono stati difficilissimi".
Ad aprile Jacobs è pronto a tornare ai blocchi di partenza e in tutto questo tempo si è trasferito in Florida per allenarsi con un nuovo staff tecnico dopo la separazione con Paolo Camossi. Dalle Olimpiadi al trasferimento negli Stati Uniti, un problema fisico che lo ha torturato per diverso tempo: "Ho avuto un problema con la schiena e il nervo sciatico che era difficile da diagnosticare e risolvere - ha raccontato al The Guardian -. Per poter difendere il titolo olimpico a Parigi però ho capito che dovevo avere un cambiamento radicale anche a livello emotivo, non solo fisico".
Gli allenamenti verso Parigi 2024 ora sono con il gruppo di Rana Reider: "Mi sono subito chiesto perché ho scelto di allenarmi da solo per così tanto tempo, farlo in gruppo è incredibilmente motivazionale e in questo momento siamo una formazione che si spinge a vicenda uno per l'altro. Ovviamente poi saremo in competizione, ma per ora tutti remiamo dalla stessa parte".
Proprio il Guardian fu tra i giornali che impiegarono più tempo a lasciar cadere i sospetti di doping sulla vittoria di Jacobs a Tokyo negli ultimi Giochi, una situazione che ha accompagnato l'atleta italiano a lungo anche per i legami con il nutrizionista Spazzini, coinvolto (e scagionato) in una inchiesta sugli steroidi: "Non penso che tutto lo schifo che c'è stato dopo le Olimpiadi sia collegabile a lui, piuttosto per lo shock di vedere un italiano vincere l'oro nei 100 metri".
Ora l'obiettivo è arrivare in forma a Parigi 2024: "Vincere un altro oro sarebbe positivo, ma non cambierebbe molto me o la mia immagine. Sono stato il primo italiano a vincerlo nei 100 metri, quindi quello che ho fatto resterà comunque storico. Non devo mostrare niente agli altri, solo a me stesso. Devo dimostrare solo a me cosa posso fare dopo due anni e mezzo in cui è successo di tutto".