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ATLETICA

Il giorno del 2022 in cui è esploso il fenomeno Furlani nel lungo

La carriera del giovanissimo fenomeno azzurro è iniziata nel salto in alto e si è orientata sul lungo quasi per caso

di Ferdinando Savarese
18 Set 2025 - 11:49
 © Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Mattia Furlani, 20 anni compiuti lo scorso 7 febbraio, ha chiuso con il trionfo mondiale di ieri a Tokyo nel salto in lungo, grazie al nuovo personale di 8.39, un incredibile biennio agonistico che l'ha visto salire sul podio di tutti i 6 grandi campionati internazionali disputati, a partire dal 2024 con l'argento mondiale al coperto di Glasgow, lo stesso metallo all'aperto negli europei di Roma e il bronzo olimpico di Parigi, per poi nel 2025 conquistare un altro argento negli euroindoor di Apeldoorn, e soprattutto i due titoli iridati al coperto e all'aperto di Nanchino e Tokyo.

Una carriera già fenomenale che, come da lui stesso dichiarato ieri, è solo l'inizio di tantissimi altri traguardi a cui puntare perché l'atletica è il suo lavoro e la sua passione, supportato a 360 gradi da una famiglia che ha sempre vissuto di questo sport, a cominciare dalla madre allenatrice Khadidiatou Seck, per tutti Khaty, ex velocista di origini senegalesi, dal padre Marcello ex saltatore in alto con un ottimo personale di 2,27 realizzato nel 1985, ma anche dagli altri due fratelli con particolare riguardo per la sorella Erika di 9 anni più grande, saltatrice in alto come il padre con un personale di 1,94 del 2020, e certamente iniziale punto di riferimento del giovanissimo Furlani all'inizio della sua carriera agonistica.

Dopo gli inizi più giocosi che altro in pista, Mattia si è peraltro molto dedicato dagli 8 ai 13 anni alla sua altra grande passione sportiva rappresentata dal basket, per poi tornare definitivamente alle discipline dell’atletica e in particolare al salto in alto con la sua prima esplosione agonistica avvenuta nel 2020, a 15 anni, nel periodo dello scoppio della pandemia mondiale, quando ha stabilito in tale disciplina la migliore prestazione nazionale under 16 con 2,10, migliorandosi rispetto all’anno prima di ben 11 centimetri, ma anche quella nei 150 metri con 16″57, a dimostrazione pure delle sue ottime doti di velocista.

Nel 2021 all'ingresso nella categoria allievi, Furlani ha continuato a concentrarsi nel salto in alto, seguito tecnicamente dal padre, partecipando agli Europei under 20 contro avversari dai 2 ai 3 anni più grandi di lui, ma raggiungendo in ogni caso la finale con un buon settimo posto grazie alla misura di 2.15, per poi chiudere la stagione all'ultima gara con il suo nuovo personale di 2,17 il 26 settembre a Brescia, che faceva preludere certamente a una continua crescita negli anni a venire in tale disciplina.

Il 9 gennaio 2022 però succede qualcosa di imprevedibile, perché lo staff famigliare di Mattia decide al termine della preparazione invernale incentrata ovviamente sul salto in alto, di fargli fare una gara di esordio nel lungo ad Ancona, senza alcun obiettivo ma solo per verificare probabilmente la reattività dei piedi in funzione sempre dell'alto, ma viene fuori una prestazione straordinaria in relazione al fatto di non aver preparato minimamente il gesto tecnico, 7.47 metri con cui avvicina il record italiano under 18 di 7.52 del mitico Andrew Howe, misura peraltro poi ripetuta oltre un mese dopo in occasione del successo nei campionati italiani under 18 in cui vince anche nell'alto, per poi partecipare sempre nelle gare indoor in entrambe le discipline agli assoluti con un quarto posto nell'alto e un decimo nel lungo, dove nell'occasione si ferma 7,02.

Nella stagione estiva seguente del 2022 Mattia conferma la straordinaria predisposizione per il salto in lungo quando il 18 giugno, all'Arena di Milano, riesce nell'impresa sfiorata in inverno al coperto di togliere il primato italiano under 18 all'aperto di Andrew Howe con 7.61, realizzando l'eccellente misura di 7.87 che in ogni caso sembra inizialmente non scalfire i suoi programmi iniziali dell'anno di puntare solamente sul salto in alto per le due principali manifestazioni giovanili dell'anno, gli europei under 18 a Gerusalemme di luglio e i mondiali under 20 di Cali in Colombia ad agosto.

Ma poi nell'avvicinamento all'appuntamento continentale under 18 in Israele lo staff di mattia decide di iscriverlo a entrambe le discipline, ma con il successo nel lungo della finale del 5 luglio con la misura di 8.04, prima volta oltre la barriera dell'eccellenza assoluta degli 8 metri, addirittura a 7 centimetri dal record italiano under 20 di Andrew Howe di 8.11, oltre che la seconda prestazione europea di sempre tra gli under 18, la prima all’aperto, dietro soltanto all’ucraino Viktor Kuznyetsov che nel 2003 saltò 8,12 in una gara indoor.

Quel giorno di inizio estate di 3 anni fa ha dunque certamente segnato la carriera del fenomeno azzurro, che poi in quell'anno disputò ancora sia lungo che alto nei primissimi giorni di agosto nei campionati mondiali under 20 in Colombia contro atleti più grandi di lui, raggiungendo in ogni caso la finale in entrambe le discipline, ma poi l'invito a partecipare il 10 agosto seguente alla Diamond League di Montecarlo nel lungo lo ha definitivamente lanciato sulla strada di questa specialità, ricordando come l'ultima sua apparizione agonistica nell'alto sia stata l'ultima gara del 2022 a Brescia quando onorò la magia della sua società di origine l'Atletica Milardi, partecipando alle finali dei societari under 18 con 7,66 nel lungo e appunto 2,05 nell'alto.

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