La keniana ha deciso di fermarsi dopo una probabile positività all'idroclorotiazide
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Colpo di scena nel mondo dell'atletica leggera che vede Ruth Chepngetich autosospendersi dopo una presunta violazione delle norme antidoping. Prima donna a scendere sotto il muro delle 2h10' nella maratona, la primatista mondiale ha deciso di fermarsi come riportato da un comunicato dell'Athletics Integrity Unit (AIU) dopo una probabile positività all’idroclorotiazide.
Una sostanza che di per sé non è dopante visto che si tratta di un diuretico utilizzato per contrastare la ritenzione idrica e l'ipertensione, ma che potrebbe essere stato utilizzato per celare la presenza di sostanze proibite nelle urine. Nonostante non vi siano stati diretti provvedimenti da parte degli organi competenti, Chepngetich avrebbe deciso di fermarsi in attesa di avere novità.
In caso di condanna, il 2h09’56’’ realizzato alla Maratona di Chicago 2024 non verrebbe cancellato, tuttavia potrebbe interrompersi prematuramente la carriera visto che la squalifica potrebbe avere la durata di due anni.