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ATLETICA

Battocletti terza nei 5000 stellari del Golden Gala con il nuovo record italiano

Straordinaria prestazione della mezzofondista azzurra nella gara dominata dalla keniana Chebet. Furlani secondo nel lungo, Tortu settimo nei 100 metri e Tamberi decimo nell'alto

di Redazione Sprintnews
07 Giu 2025 - 08:57
 © Grana/Fidal

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Nadia Battocletti infiamma ancora una volta l'Olimpico di Roma, dove l'anno scorso vinse due titoli europei, chiudendo in terza posizione la gara sui 5000 metri del Golden Gala Pietro Mennea e polverizzando il suo record italiano con il tempo di 14'23"15, al termine di una prova entusiasmante in cui viene superata solamente dalla keniana campionessa olimpica Beatrice Chebet vittoriosa con il sensazionale crono di 14'03"69, seconda miglior prestazione mondiale di sempre, e dall'etiope Freweyni Hailu seconda in 14"19"33, ma lasciandosi dietro la primatista del mondo della specialità, l'altra mezzofondista dell'Etiopia Gudaf Tsegay, quinta con 14'24"86.

LE DICHIARAZIONI DI BATTOCLETTI

"Non pensavo di abbassare così tanto il mio record italiano e sono quindi molto felice, anche perché mi sono tanto divertita in questo splendido stadio dove l'anno scorso ho vinto due titoli europei, e dove il pubblico mi ha trascinata sino alla fine con il suo immenso calore che mi ha commosso. Sto bene ma c'è ancora tanto da lavorare, e in ogni caso correre i 5000 metri per me è sempre particolarmente stimolante".

Mattia Furlani, il 20enne fenomeno dell'atletica maschile italiana, campione del mondo indoor a Nanchino, non trova la sua miglior serata nel salto in lungo davanti al pubblico dell'Olimpico, ma dimostra ancora una volta grandissimo carattere chiudendo alla fine in seconda posizione con 8,13 di ultima misura, con cui rischia anche di vincere la gara se l’australiano Liam Adcock non piazzasse un ottimo 8.34 proprio all'ultimo balzo della prova, ma in ogni caso lascia ancora una volta dietro nel 2025 il greco supercampione di tutto Miltiadis Tentoglou, terzo con 8,07.

LE DICHIARAZIONI DI FURLANI

"È stata una gara molto complicata, ho fatto fatica. La pedana era difficile da interpretare, così come l’atmosfera: sembrava ci fosse da rompere il ghiaccio nei primi salti. Poi la tensione si è allentata un po’, ma l’avevo detto sin dall’inizio che sarebbe stata una gara mentale. Alla fine credo di averla interpretata bene, anche se è chiaro che valgo misure diverse. Bisogna sapersi esprimere meglio, ma saltare in Diamond League non è mai facile. In competizioni del genere, l’aspetto fondamentale è il piazzamento. Sul pubblico dell’Olimpico non c’è nulla da dire: la tribuna Tevere era piena di persone a cui voglio bene. È stato come se fosse una celebrazione del loro Mondiale ed è qualcosa che mi ha reso molto, molto felice. Adesso testa alle prossime uscite: ci vediamo a Turku, in Finlandia".

© FIDAL/FIDAL

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Gianmarco Tamberi torna in gara nel salto in alto dopo la vittoriosa finale dello scorso settembre nella Diamond League 2024, ma entusiasma solamente a livello del solito personale spettacolo in pista mentre a livello agonistico appare ancora molto in ritardo, fermandosi a una miglior misura di 2,16 per il decimo posto finale, con Stefano Sottile che invece è nono con 2.20, stessa quota del terzo azzurro Manuel Lando settimo per un minor numero di errori, con il 19enne Matteo Sioli ottimo quinto alla fine con 2.23, nella gara vinta dal coreano Sanghyeok Woo con 2.32, e il neozelandese campione olimpico Hamish Kerr sesto dietro al giovanissimo italiano.

© FIDAL/FIDAL

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Nei 100 metri maschili grande crono dello statunitense Trayvon Bromell che domina con 9"84 di miglior prestazione mondiale dell'anno, mentre gli azzurri non entusiasmano con Filippo Tortu che chiude settimo in 10"19 al ritorno nella disciplina della Diamond League dal luglio 2021, e Chituru Ali nono per onor di firma con 11"21, probabilmente frenato da qualche problema fisico.

© Grana/Fidal

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Nel getto del peso uomini il campione europeo di Roma 2024 Leonardo Fabbri conferma ancora una volta di non essere ancora al top della forma, che gli ha permesso l'anno scorso di vincere anche il Trofeo del Diamante con il nuovo record italiano di 22.98, e si piazza in settima posizione con 21,35 nella prova vinta dal neozelandese Tom Walsh con 21.89, ma ottima è invece la prestazione dell'altro azzurro Zane Weir secondo con 21,67.

Nel salto con l'asta femminile ancora un eccellente piazzamento della primatista italiana Roberta Bruni che, davanti al pubblico della sua città, conferma il secondo posto già ottenuto nella Diamond League di Doha ma con la miglior misura di 4.65 di proprio stagionale all'aperto, per poi sbagliare i tre successivi tentativi a 4.75 che sarebbe stato il nuovo record nazionale, nella gara vinta dalla statunitense Sandi Morris a quota 4.80, mentre l'azzurra è dietro a pari merito con l'altra Usa Gabriela Leon e l'altra italiana Elisa Molinarolo è nona con un miglior salto di 4,35.

Nei 1500 metri maschili il romano Federico Riva realizza nello stadio di casa il proprio personale con un ottimo 3'31"42 di seconda miglior prestazione italiana di tutti i tempi dietro al primato di Pietro Arese di 3'30"74, chiudendo in decima posizione la gara vinta dal francese Azeddine Habz in 3'29"72, mentre al femminile successo dell'irlandese Sarah Healy in 3'59"17, con l'azzurra Marta Zenoni ottava ma a sua volta come Riva al primato personale di 4'01"52 e la primatista nazionale Sintayehu Vissa quindicesima in 4'08"49.

Veramente avvincente la gara dei 400 metri maschili decisi per un centesimo dopo una magnifica sfida spalla a spalla tra lo statunitense campione olimpico Quincy Hall e il sudafricano leader mondiale stagionale Zakithi Nene, con il primo vittorioso in 44"22 e l'azzurro Edoardo Scotti ottavo con il primato stagionale di 45"68, mentre nei 200 al femminile successo della statunitense Anavia Battle in 22"53, con l'italiana Dalia Kaddari settima con 23"12 ma sfavorita dalla prima corsia.

Nei 400 ostacoli donne ottima prova della detentrice del record italiano Ayomide Folorunso che chiude in seconda posizione con il proprio stagionale di 54"21 dietro alla giamaicana Andrenette Knight prima con 53"67, ma davanti all'altra giamaicana favorita della vigilia, Rushell Clayton, terza con 54"31.

Nel lancio del disco sempre al femminile, infine, grande prestazione della statunitense Valarie Allman, due volte campionessa olimpica a Tokyo 2021 e a Parigi 2024, vittoriosa con la misura di 69,21 del nuovo primato del meeting, mentre la primatista italiana Daisy Osakue incappa in una serata sfortunata e chiude decima con 56,40.

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