CORONAVIRUS

Atletica, morto Donato Sabia: aveva contratto il coronavirus

Il due volte finalista olimpico degli 800 metri non ce l'ha fatta. Anche suo padre era morto per il virus

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L'atletica italiana piange Donato Sabia, altra vittima del coronavirus. Il 57enne ex mezzofondista e velocista italiano, due volte finalista degli 800 metri piani ai Giochi olimpici, da giorni era ricoverato all'ospedale di Potenza in terapia intensiva dopo aver perso il padre sempre per il Covid-19. Sabia era presidente del comitato regionale della Basilicata della Fidal.

Sabia era nato a Potenza l'11 settembre 1963. Deteneva la terza prestazione italiana di tutti i tempi negli 800 metri - con 1'43"88 - dietro a Marcello Fiasconaro e Andrea Longo. Aveva fatto, inoltre, l'undicesima prestazione italiana assoluta sui 400 metri, con 45"73.

È stato primatista mondiale sui 500 metri (con il tempo di 1'00"08), rimasto imbattuto per circa 29 anni. Oltre alla partecipazione alle finali olimpiche di Los Angeles e Seul e alla vittoria negli Europei indoor di Goteborg, Sabia fu quinto nella finale della staffetta 4x400 al Campionati mondiali di atletica leggera che si svolsero a Helsinki nel 1983.

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