A DOHA

Atletica, Mondiali: Crippa ottavo nei 10.000 con record italiano, azzurri sesti nella 4x400

Termina la rassegna di Doha: per l'Italia solo un bronzo. Gli Stati Uniti dominano il medagliere davanti a Kenya e Giamaica

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Si chiudono i Mondiali di atletica di Doha (Qatar). Anche l'ultima giornata non regala podi all'Italia, che però ben figura con Yeman Crippa, ottavo nei 10.000 metri con il record nazionale dietro ai fenomeni dell'Africa nera. Malaika Mihambo (Germania) domina il lungo femminile. Gli Stati Uniti, primi nel medagliere, dominano in entrambe le 4x400. In quella maschile, l'Italia (con Davide Re primo frazionista) arriva sesta.

Getty Images

Lotta quanto e più che può Yeman Crippa, che centra il record italiano nei 10.000 in 27'10"76. L'azzurro resta agganciato al gruppo dei migliori fino ai 7.000, quando Kenya ed Etiopia aumentano il ritmo. A spuntarla, però, è l'Uganda, con Joshua Cheptegei (26'48"36, miglior prestazione stagionale). Secondo Yomif Keljecha a 58" di distacco, terzo Rhonex Kipruto a +1"56. Il Kenya sorride nei 1.500, dove Timothy Cheruiyot scappa dopo due giri e resiste al ritorno del gruppo, chiudendo in 3'29"26, davanti all'algerino Taoufik Makhloufi e al polacco Marcin Lewandowski. Buon sesto posto per la 4x400 maschile, con Davide Re primo frazionista: il tempo (3'02"78) è superiore di un secondo rispetto a quello ottenuto in semifinale, ma basta per stare davanti a Francia e Gran Bretagna, che non termina una finale vinta dagli Stati Uniti davanti a Giamaica e Belgio.

Anderson Peters (Grenada) fa la storia del giavellotto maschile, essendo il primo uomo americano a vincere un Mondiale nella disciplina. Peters va al comando sin dall'inizio con un ottimo 86.69, misura poi migliorata di 20 cm nel quarto lancio. Secondo Magnus Kirt (86.21), che si infortuna al quinto tentativo e deve rinunciare all'ultimo assalto all'oro, terzo il campione uscente Johannes Vetter (85.37). Nelle altre gare, da segnalare il gran 7.30 nel salto in lungo femminile per Malaika Mihambo. La misura, ottenuta anche con un -0.8 m/s di vento contrario, è la migliore dal 2016. Staccate argento e bronzo, che vanno all'ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (6.92) e alla nigeriana Ese Brume (6.91). Sorpresa nei 110 ostacoli donne, dove vince la statunitense Nia Ali (12"34), davanti alla connazionale Kendra Harrison (12"46). Terza la favorita Danielle Williams (Giamaica, 12"47), che deteneva il titolo. Nella 4x400 donne trionfano gli Stati Uniti (3'18"92) di Dalilah Muhammad: argento alla Polonia (record nazionale) e bronzo alla Giamaica.
 

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