Boxe: Tyson Fury si ritira, anzi no

Prima l'annuncio poi il ripensamento: il campione dei pesi massimi non molla

  • A
  • A
  • A

Giornata davvero concitata per Tyson Fury, che prima ha annunciato a soli 28 anni il ritiro dal ring con un tweet polemico ("la boxe è la cosa più triste a cui abbia mai partecipato") e dopo una manciata di ore è tornato sui suoi passi. Non è certo un buon momento per il campione dei pesi massimi (Wba, Ibf, Wbo e Ibo), nella bufera per una presunta depressione e per essere risultato positivo alla cocaina in un controllo del 22 settembre.

Inizialmente in un tweet pieno di volgarità e sconcezze (che riportiamo, ma preferiamo non tradurre), Fury aveva annunciato a soli 28 anni il suo addio alla boxe da campione in carica dei pesi massimi, l'uomo capace nel novembre 2015 di detronizzare Wladimir Klitschko dopo nove anni e mezzo di dominio assoluto. Due ore dopo l'incredibile dietrofront, con un tweet in cui evoca Medea (figura della mitologia greca, una maga dotata di poteri addirittura divini, ndr) e prende in giro quanti avevano rilanciato il suo ritiro.

Ritiro o no, comunque, la carriera di Fury è a un bivio e rischia di essere interrotta da una positività alla cocaina. Per ben due volte è saltata la rivincita con il minore dei fratelli Klitschko e sempre per colpa sua. La seconda dopo un controllo sulle urine effettuato dalla Vada (la Voluntary Anti-Doping Agency di Las Vegas), uno studio medico privato cui i clan dei due pugili si erano rivolti perché gestisse i test pre-match. Espn è venuta in possesso della lettera con cui la Vada ha riferito la positività ai due team, alla federazione britannica e alla commissione di controllo americana. Fury non ha mai commentato la notizia, ma il rischio di una squalifica è dietro l'angolo. Con buona pace di Klitschko, che scalpita per riprendersi le corone perdute...

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti