Caos Sbk, Rea sotto attacco dei colleghi: "E' senza spina dorsale"

Fa ancora discutere la decisione di sei piloti di non correre in Argentina, ma la Fim non li punirà

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Jonathan Rea ha vinto anche la Superpole Race e gara-2 del round argentino, ma, nonostante sia fresco di quinto titolo mondiale Superbike, è finito nel mirino delle critiche. Addirittura da parte dei colleghi. A San Juan, il nordirlandese è sceso in pista nella manche di sabato nonostante, come rappresentate dei piloti, si fosse schierato con chi non voleva correre a causa delle pessime condizioni della pista. Invece, Ed Eugene Laverty è stato molto duro con il suo connazionale.

"Ci siamo riuniti e abbiamo visto che un buon 90% (14 piloti su 18) era dalla stessa parte: abbiamo deciso che non saremmo partiti. Ci sono stati alcuni sciocchi pronti a correre in ogni condizione come Bautista e Rinaldi, ma Rea era con noi, a supportarci. Non voleva correre, e nemmeno Lowes e van der Mark avrebbero preso il via. Alla fine però siamo rimasti solo in sei, e sono stato davvero deluso soprattutto da Rea. In quanto campione del mondo ci rappresenta, ma non ha avuto coraggio: ha preso una decisione senza spina dorsale, e si è schierato lasciandoci soli. Parlerò sicuramente con lui della faccenda, in futuro“, ha raccontato Laverty a Eurosport. Insomma, in Qatar, ultima prova della stagione, si respirerà un'aria davvero pesante nel paddock.

IL COMUNICATO DELLA FIM
Al termine del round dell'Argentina, la Federmoto internazionale ha emesso un comunicato con cui dà la sua versione dell'accaduto, ma non parla di eventuali sanzioni ai piloti "ribelli".
"A seguito della decisione di sei piloti di non partecipare alla Gara 1 al Motul Argentinean Round del campionato mondiale FIM Superbike, a San Juan sabato 12 ottobre, FIM desidera fornire alcuni chiarimenti. Su richiesta della FIM nel 2018, il circuito di San Juan è stato riasfaltato in modo da ospitare il WorldSBK nel 2019. Mercoledì 9 ottobre durante l’ispezione della pista, il responsabile della sicurezza della FIM ha chiesto alla direzione del circuito di lavare la pista e rimuovere la polvere che si era accumulata negli ultimi giorni. Questo per garantire le condizioni di sicurezza necessarie per il corretto svolgimento del round argentino. Dopo un’intensa pulizia della pista, l’omologazione è stata emessa giovedì durante una nuova ispezione. Questa procedura di omologazione valida da venerdì a domenica è identica per ogni evento del campionato. Si svolge il giovedì precedente ogni gara, secondo le regole FIM. Venerdì sera, durante la riunione della commissione per la sicurezza, i rappresentanti dei piloti hanno espresso preoccupazione per la temperatura e il possibile effetto sull’asfalto appena posato. In accordo con tutte le parti interessate (piloti, rappresentanti di FIM e Dorna), è stato deciso di tenere un incontro sabato alle 12.00 dopo la sessione di prove libere 3 per fare un nuovo punto sulla situazione. A questo incontro tutti i piloti si sono detti soddisfatti del miglioramento delle condizioni della pista. E’ stato deciso all’unanimità di proseguire con le sessioni di qualificazione e la gara. Tuttavia, dopo la Superpole, sei piloti del WorldSBK hanno deciso di non prendere parte alla gara in programma due ore dopo. La FIM desidera ricordare che la sicurezza dei piloti è la priorità. E desidera sottolineare che né le condizioni di temperatura né le condizioni della superficie della pista in quel preciso momento potevano giustificare l’annullamento della gara. Inoltre per fornire un elevato livello sicurezza, la FIM ha anche organizzato un seminario per i 150 commissari di pista il giovedì prima dell’evento, con il sostegno della federazione nazionale CAMOD", il comunicato della Fim.

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