INDYCARS

"Per i miei figli, non posso rischiare che accada ancora!", Grosjean dice no alla Indy 500

L'ex-pilota della Haas-Ferrari attraversa l'Atlantico per una stagione "esplorativa" nella Indycar: solo rimandato al 2022 il sogno di correre la Indy 500?

di
  • A
  • A
  • A

"Quando ho lasciato il paddock del Bahrain, mi sono detto: "L'ho odiato tanto quanto l'ho amato', perché ciò che mi è mancato di più negli ultimi anni è stata la possibilità di vincere gare. Ed è quello che voglio fare con il team di Dale Coyne: è la mia grande opportunità". Ed è anche il passaggio più significativo - aggiungiamo noi - della conferenza stampa "remota" con la quale l'ex-pilota del team Haas in Formula Uno ha ufficializzato la svolta a stelle e strisce della sua carriera. 

 

Il prossimo 22 febbraio Romain si metterà al volante della Dallara-Honda del Dale Coyne Racing per affrontare il suo rookie test al Barber Motorsports Park di Birmingham, Alabama, l'ondulato circuito che domenica 18 aprile (quando i suoi ex-colleghi del Mondiale saranno ad Imola) aprirà il campionato Indycar. Nel quale Grosjean spera appunto di ritrovare la possibilità di lottare per il gradino più alto del podio ed al tempo stesso ritrovare le origini della propria passione.

"Il livello della Indycar è 'top' ma soprattutto si tratta di competizione vera, qualcosa che mi è molto mancato negli anni recenti. In Formula Uno, hai addirittura la sensazione di fare un campionato diverso rispetto alla Mercedes. Qui tutti hanno di base la stessa macchina e quindi identiche possibilità. Ed anche se le qualifiche vanno male oppure hai un problema ad inizio gara, tu come pilota puoi fare la differenza e lo stesso il team per quanto riguarda le strategie. Super...!"

Dopo aver vinto la... concorrenza degli ex-colleghi in scadenza di... di contratto - e di alternative iridate - che Dale Coyne aveva ugualmente messo nel mirino (da Perez a Kvyat, dall'ex compagno di squadra Magnussen a... George Russel!) Romain ha firmato un contratto per disputare tredici delle diciassette in calendario, saltando le due tappe sul superspeedway del Texas ad inizio stagione e la 500 Miglia di Indianapolis (dove comunque correrà le due prove sul tracciato stradale!), tenendosi però aperta la possibilità di debuttare a fine stagione sul miniovale di Madison, Illinois, quartultimo appuntamento del calendario. Una scelta - quella di temporeggiare sugli ovali più grandi e, come dicono laggiù, "humbling" - che Romain ha circostanziato senza girarci troppo intorno:

Su due ovali quest'anno non correrò: in Texas ed alla 500 Miglia di Indianapolis. Mi piacerebbe vincere la Indy 500 ma quei due speedway presentano molti rischi ed a volte gli incidenti che vi accadono hanno conseguenze pesanti. Non dico che ci si debba per forza far male ma correre a stretto contatto ad oltre trecento all'ora è un rischio che eccede il mio limite attuale, dopo l'incidente in Bahrain. Se avessi venticinque anni e se non avessi figli, farei senza ombra di dubbio tutta la stagione. Ma ho tre figli che a Sakhir - per due minuti e 45 secondi - hanno rischiato di perdere il loro padre. Ne ho la consapevolezza. Non posso rischiare che accada ancora e - a Indianapolis - puoi avere un brutto  incidente. Generalmente i piloti se la cavano senza grosse conseguenze ma, quando vedi certe scene in tv, ti si blocca il respiro. La mia famiglia ci è già passata e non voglio che ci debba passare di nuovo".

Non è stato tra l'altro ancora scelto il pilota che sostituirà Grosjean in Texas, alla Indy 500 e (per ora, almeno) al World Wide Technology Raceway di Madison. Stabilmente al suo fianco dall'altro lato del garage DCR invece il "nostro" avrà Ed Jones, Rookie Of The Year del 2017. Un passo alla volta, quindi, per Romain che - come da lui stesso affermato - per ora si concentra su tracciati cittadini e stradali che affollano il calendario Indycar, in ragione appunto di tre quarti abbondanti dello stesso. Per la gara del debutto - lo si evince tra le "pieghe" delle sue parole - il quasi 35enne francese (li compirà sabato 17 aprile, vigilia del debutto in gara!) potrà anche contare sulla sua vasta esperienza... al simulatore!

"La mano destra è già al cento per cento, mentre la sinistra direi al cinquanta. Ma i progressi sono quotidiani. Per il primo test del 22 febbraio al Barber Motorsports Park potrei dover fare attenzione a saltare sopra i cordoli più alti. Alla esse in discesa ad esempio si usa molto il cordolo sulla sinistra e lì potrebbe essere un problema. Ma per quando ci torneremo in primavera, alla prima di campionato, dovrei essere pienamente recuperato e pronto a partire. Non vedo l'ora!"

  

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments