DAKAR

Dakar: a Benavides e Peterhansel la nona tappa

L'argentino della Honda vince la sfida contro Cornejo, che è sempre in testa in generale. Il francese della Mini allunga sugli inseguitori

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La seconda e ultima prova ad ‘anello’ di questa edizione della Dakar viene vinta da Kevin Benavides e da Stephane Peterhansel, rispettivamente nelle moto e nelle auto. L’argentino della Honda firma il successo con 01’34” sul cileno Jose Ignacio Cornejo, il quale conserva la leadership della classifica; Toby Price si ritira dopo una brutta caduta. Nei 465 chilometri cronometrati di Neom domina il francese della Mini, sempre più primo.

afp

MOTO

Dopo aver affrontato due estenuanti prove ‘Marathon’, la carovana della 43esima edizione di una delle corse più faticose del motorsport subisce una scossa nella seconda e ultima prova ad ‘anello’ in calendario. Toby Price, infatti, è vittima di una caduta che costringe l’australiano della KTM ad alzare bandiera bianca. Secondo quanto raccolto dall’organizzazione, Price ha riportato diverse fratture multiple, ma non è in pericolo di vita. Sta di fatto che questo incidente mette la parola ‘fine’ alla sua corsa, quando al termine dell’ottava tappa occupava ancora la seconda posizione in generale. La fortuna non sorride nemmeno a Luciano Benavides (a lungo terzo di tappa), protagonista di una caduta che gli lascia problemi a una spalla, con probabile interessamento alla clavicola. Nella giornata odierna brillano così ancora una volta i ragazzi Honda, scatenati in questa edizione della Maratona del deserto. In particolare evidenza il leader della generale, Jose Ignacio Cornejo, e Kevin Benavides, in aperta contesa per la vittoria soprattutto nella seconda parte. Alla fine però è l’alfiere argentino ad avere la meglio, conquistando il successo di tappa con un distacco di 1’34’’ davanti al cileno, che mantiene però ancora la leadership. Risale fino al terzo posto Adrian Van Beveren (Yamaha), a precedere la KTM di Matthias Walkner e la Honda di Joan Barreda.

AUTO

I 465 chilometri cronometrati con partenza e arrivo a Neom potrebbero essere stati quelli decisivi per l’assegnazione della vittoria finale di questa Dakar. Stéphane Peterhansel non solo conquista la sua prima tappa dell’edizione, ma allunga sensibilmente in classifica generale, rifilando ben 12 minuti esatti al qatariano Nasser Al-Attiyah (Toyota), uscito fuori dal sentiero battuto, procurandosi una doppia foratura (che lo ha costretto a perdere tempo prezioso), e arrivato solo in seconda posizione. Il pilota francese della Mini domina fin dall’inizio, anche se il successo in questa frazione è stato favorito anche dall’auto in panne al chilometro 385 del connazionale Mathieu Serradori (SRT Racing), che in quel momento si trovava in testa. Al terzo posto si piazza il sudafricano Giniel De Villiers (Toyota Gazoo Racing) a 12’19’’. Quarta posizione al traguardo per il padrone di casa, il saudita Yazeed Al Rajhi (Overdrive Toyota) con un gap di 12’44’’, mentre è quinto il sudafricano Brian Baragwanath (Century Racing) a 13’51’’. In classifica generale, appunto, Peterhansel guarda tutti dall’alto verso il basso con ben 17’50’’ su Al-Attiyah e oltre un’ora su Carlos Sainz. Anche quest’ultimo è stato colpito da un destino avverso, vittima di una foratura e di un problema ai freni della sua Mini.

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