QUARTA TAPPA

Dakar 2020: Peterhansel vince la quarta tappa, Cornejo Florimo si impone tra le moto

Il francese domina la Neom-Al Ula precedendo Al-Attiyah e Sainz, Alonso a 26' dal leader. Il cileno sfrutta la penalità di cinque minuti inflitta a Sunderland

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La quarta tappa della Dakar 2020, che va da Neom ad Al Ula (Arabia Saudita), è vinta da Stéphane Peterhansel. Dopo 453 km di prova speciale, il francese precede Nasser Al-Attiyah di 2'26” e Carlos Sainz, vincitore della terza tappa e leader nella generale, di 7'18”. Gara in sofferenza per Fernando Alonso, arrivato a 26' dal leader. Tra le due ruote, vince Jose Ignacio Cornejo Florimo dopo la penalità di cinque minuti inflitta a Sam Sunderland

AUTO
Si arriva nella mitica città di Al Ula, terra di templi nabatei, dopo 453 km di prova speciale e l'attraversamento di parti sabbiose e ghiaiose. E Stéphane Peterhansel (Mini) trova il primo successo nella 42esima edizione della Dakar Gara dominata da parte del francese, che resiste al recupero del campione in carica Nasser Al-Attiyah (Toyota). Una rimonta avvenuta soprattutto tra il 296esimo il 346esimo km. Il qatariota, che dai quattro minuti di ritardo si era avvicinato a 1'51”, si ferma a 2'26” dal leader di giornata.

Terzo Carlos Sainz, che paga un brutto finale, in cui perde più di quattro minuti da Peterhansel. Il ritardo dello spagnolo è di 7'18”: il veterano resta sempre al comando della generale ma con distacchi meno sostanziosi. Ora gli inseguitori più diretti sono Al-Assiyah (+3'03”) e lo stesso Peterhansel (+11'42”). Dopo aver illuso nella terza tappa, Fernando Alonso vive un'altra giornata di sofferenza, chiudendo a 26'21” dal vincitore, mentre il distacco nella generale sfiora le tre ore.

Il quarto posto di tappa è di Yazeed Al Rajhi (ai piedi del podio anche in generale), che chiude a 11'30” da Peterhansel ed è uno dei pochi a limitare i danni nei chilometri finali, a differenza di Terranova, ten Brinke e Przygonski che avrebbero potuto dire la loro per impensierire quantomeno il terzo posto di Sainz.

MOTO
A vincere sulle due ruote avrebbe dovuto essere Sam Sunderland (Red Bull Ktm Factory Team), ma al pilota inglese, che aveva preceduto di 11” Jose Ignacio Cornejo Florimo (Monster Energy Honda), vengono inflitti cinque minuti di penalità nel post-gara. Sale dunque al primo posto il cileno della Honda, con la casa giapponese che conquista anche il secondo posto (dopo la tripletta della terza tappa) grazie a Kevin Benavides, arrivato a 35” dal leader di giornata, ma primo fino all'ultimo intermedio.

Terzo Ross Branch (Ktm) a 55”. Il pilota del Botswana precede il portoghese Paulo Gonçalves (Hero Motosports Team Rally) e il leader della generale Ricky Brabec (Monster Energy Honda), che chiude a 2'48” di ritardo. Lo statunitense, che ha dominato la terza tappa, vede assottigliarsi il suo vantaggio in vetta: ora ha 2'30” su Benavides, 8'31” su Cornejo Florimo e 12'09” su Toby Price. Perde tantissimo terreno Matthias Walkner (Ktm), arrivato a quasi 24' dal leader e precipitato al nono posto in classifica generale, mentre si ritira Xavier de Soultrait che, dopo poco più di 100 km di speciale, era già a 25′ dai migliori.

Troppo doloroso, evidentemente, l'infortunio al polso rimediato nella terza tappa. Buona la prova di Jacopo Cerutti (Solarys Racing Husqvarna), 22esimo davanti a Joan Barreda, caduto nuovamente. Maurizio Gerini è 27esimo.

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