Doveva essere la gara della svolta, almeno nella testa di Pippo Inzaghi, invece la prestazione del Milan a Udine è stata disarmante, a tratti imbarazzante. Dopo il derby di domenica un'altra gara da dimenticare per i rossoneri che hanno fatto un ulteriore passo indietro nel gioco e non solo. In maglia gialla i milanisti sono stati dominati anche sul piano fisico da una squadra in crisi di risultati. Il nulla più assoluto, anzi solo un tiro in porta, il gol di Pazzini quando l'Udinese stava già brindando ai tre punti che mancavano dall'8 marzo scorso. Minuto numero 87 che è coinciso anche con il primo e unico calcio d'angolo guadagnato dai rossoneri, giusto per ribadire il concetto di una partita disastrosa. Nove quelli battuti dai friulani che proprio dalla bandierina hanno costruito il gol del vantaggio di Pinzi, complice anche l'ennesima dormita della difesa di Inzaghi sulle palle ferme. 

Al Milan è girato tutto male dalla difesa all'attacco, con Diego Lopez l'unico a salvarsi. Van Ginkel-De Jong-Bonaventura non hanno mai fatto filtro, lasciando la retroguardia sempre allo scoperto con i centrocampisti bianconeri liberi di fare qualsiasi cosa grazie alla loro corsa e determinazione. Match impostato alla perfezione dalla coppia Stramaccioni-Stankovic che hanno vinto il loro personale derby. E Inzaghi non è riuscito a trovare la giusta contromisura (ci avrà provato?) in tutti i 90 minuti. Poi davanti con un Menez spento come non mai, Pazzini preferito a Destro ha fatto sportellate inutilmente e Suso non è riuscito a ripetere le buone prestazioni delle ultime due partite. Così Inzaghi ha sprecato anche la sua ultima chance di riconferma sulla panchina rossonera per la prossima stagione. Da oggi, in attesa degli sviluppi societari, si può considerare virtualmente esonerato perché la qualificazione in Europa League è ormai irraggiungibile. Da qui alla fine, giusto sei partite per mantenere un briciolo di dignità, quella che la storia rossonera impone. I proclami della vigilia ("Vinciamole tutte e sette") si sono rivelati un boomerang. La batosta di Udine ha fatto male veramente. 

Paletta 6 - Il miglior del Milan, cerca di arginare Di Natale e quasi sempre ha la meglio. Poi il problema alla coscia destra che lo costringe al forfait nella ripresa. La difesa rossonera perde così la sua solidità.

Menez 4,5 - La discontinuità è sempre stata il suo grande problema. Certo che quando spegne la luce in campo è davvero inutile. Un fantasma, come nel derby.

Suso 5 - Titolare per la seconda volta consecutiva sbaglia come tutta la squadra la prestazione. Poca corsa e zero fantasia.

Di Natale 7 - Vede Milan e Totò si scatena.  L'attaccante alla sua ultima stagione con l'Udinese continua a regalare spettacolo, gli manca solo il gol.

Badu 7 - Le rete della vittoria e una partita da leone. In mezzo al campo è padrone assoluto con ritmi altissimi.

UDINESE-MILAN 2-1
Udinese (4-3-1-2): Karnezis 6; Widmer 6,5, Danilo 6,5, Domizzi 6, Piris 6,5; Badu 7, Allan 6,5, Pinzi 6,5; Guilherme 6,5 (39' st Kone sv); Geijo 6 (9' st Thereau 6), Di Natale 7. A disp.: Meret, Scuffet, Hallberg, Bubnjic, Gabriel Silva, Pasquale, Aguirre, Perica, Zapata. All.: Stramaccioni 7 
Milan (4-3-3): D. Lopez 6; Abate 5, Mexes 5, Paletta 6 (1'st Rami 5), Antonelli 5; van Ginkel 5, De Jong 5, Bonaventura 5 (29' st Destro sv); Suso 5 (19' st Cerci 5), Pazzini 5,5, Menez 4,5. A disp.: Abbiati, Donnarumma, Bonera, Bocchetti, De Sciglio, Zapata, Poli, Honda. All.: Inzaghi 4
Arbitro: Damato
Marcatori: 13' st Pinzi (U), 30' st Badu (U), 43' st Pazzini (M)
Ammoniti: Domizzi, Pinzi (U); Pazzini (M)
Espulsi: -