Galliani: "Io compro il Milan? Come dire che Trump è a capo dell'Isis"

L'a.d. rossonero replica alle voci sulla sua possibile scalata al club: "Solo un pazzo può pensare che io faccia qualcosa all'insaputa di Berlusconi. Da 31 anni siamo in totale sintonia"

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In attesa di capire se il closing con i cinesi andrà in porto o meno, Adriano Galliani resta fedele a Silvio Berlusconi e smentisce in maniera decisa alcune voci secondo le quali l'attuale amministratore delegato del Milan potrebbe essere coinvolto in un tentativo di acquisto del club rossonero. "Pensare che io possa fare una scalata al Milan - dice l'a.d. - è come dire che Trump è a capo dell'Isis".

Galliani aveva inizialmente replicato a queste indiscrezioni attraverso Milan tv: "Da 31 anni a questa parte, tutto quello che ho fatto, tutto quello che faccio e tutto quello che farò è in totale sintonia con Silvio Berlusconi".

Poi, all'uscita dall'assemblea della Lega di A, Galliani è stato ancora più netto: "Solo un pazzo può pensare che io faccia qualcosa all'insaputa di Silvio Berlusconi. Ma poi insieme a quali fondi d'investimento, Doyen e quello di Mendes? Non ha senso... Non faccio e non farò nulla all'insaputa di Berlusconi".

Per quanto riguarda il mercato e i rinnovi, invece, Galliani spiega: "Tutto fermo. Anche se non lo è per iscritto, lo è nei fatti. Tutto ciò che è stato deciso da agosto a oggi è stato fatto in condivisione" con la cordata cinese.

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