Fatica e dedizione. Impegno e lavoro. Così arrivano i successi, così si centrano le vittorie. E detto così suona quasi facile, banale, ovvio. Ma non lo è, perché non staccare mai, rimanere sempre sul pezzo, avere chiari gli obiettivi e perseguirli con logica e cura è la dote dei più forte. Dei migliori.
E la storia - calcistica - dice oggi che i migliori sono i giocatori juventini che vincono e non si fermano mai: ma il migliore, su tutti, è probabilmente chi li guida, è Max Allegri, un tecnico che a due ore dal successo in Coppa Italia contro la Lazio, dal primo step verso il Triplete, mette subito la testa ai prossimi obiettivi.
Neppure il tempo di gioire che si torna al lavoro, sul campo, dove col sudore si conquistano i sorrisi. E allora il messaggio, la chiamata alla armi del condottiero bianconero: "Non c'è successo che non si conquisti con la fatica". Messaggio semplice. Ma attenzione, non ovvio. Sono i particolari, infatti, che fanno le differenze.
Non c'è successo che non si conquisti con la fatica. Complimenti ragazzi, questa terza Coppa Italia di fila è tutta per voi! #finoallafine pic.twitter.com/iU0fQEY5hz
— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 17 maggio 2017
Si parte... in piacevole compagnia! #WEWONAGAIN #FINOALLAFINE pic.twitter.com/vc8Qpq5Z1r
— JuventusFC (@juventusfc) 17 maggio 2017
Una passeggera speciale sul nostro aereo... La #TimCup! #WEWONAGAIN #FINOALLAFINE pic.twitter.com/3XBr71glqp
— JuventusFC (@juventusfc) 17 maggio 2017
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