Quel che resta in mano e in bocca al Napoli e a Benitez è amarezza mista a rabbia. Per la modalità del gol subìto, certo, ma anche per una partita di fatto gettata via con quarantacinque minuti regalati al nulla e con l'unica distrazione pagata a carissimo prezzo nel momento meno opportuno. Un conto salato che costringerà gli azzurri alla grande partita in Ucraina su un campo che definire complicato è un eufemismo, ma che dall'altro lato ha messo in evidenza una superiorità tecnica tra le due squadre abbastanza evidente. Senza le parate di Boyko e l'errore arbitrale sull'unico tiro in porta del Dnipro, staremmo parlando di passerella verso Varsavia. E invece.

Invece no, perché nelle competizioni europee sono i dettagli spesso e volentieri a fare la differenza. Fortuna, disattenzione, grandi giocate. Quello che gli dei del calcio al San Paolo hanno in gran parte affidato agli ucraini, tanto tignosi e organizzati in difesa quanto sterili in attacco. Con un modo di giocare decisamente coperto il Napoli sbatte con ostinazione contro il muro biancoblù per tutto il primo tempo dove il palo esterno di Insigne colpito già al 9' illude tutti di una possibile goleada in arrivo, sull'onda delle ultime prestazioni in campionato. Tutt'altro. La spinta offensiva degli uomini di Benitez c'è nella volontà, ma non nella sostanza e il primo tempo va in archivio senza portare emozioni al San Paolo quasi esaurito.

Per fortuna la solfa cambia nella ripresa, merito - nemmeno a dirlo - del Napoli che torna in campo con il coltello tra i denti e un ritmo decisamente superiore, specialmente sulla sinistra. Proprio da un'intuizione di Ghoulam da fallo laterale arriva il vantaggio. L'algerino pesca Hamsik in area cogliendo impreparata la difesa del Dnipro capace di rifugiarsi in angolo, ma non altrettanto pronta sugli sviluppi dello stesso a bloccare David Lopez: salto a due piedi, incornata, gol. Il vantaggio non scompone l'atteggiamento prudente degli ucraini che subiscono il pressing azzurro ed evitano la capitolazione per un solo motivo: Denys Bojko. Dal 56' al 78' il portiere ucraino stravince la sfida con Higuain chiudendo l'argentino con almeno quattro parate decisive, prima della beffa.

Nell'unica sortita offensiva, infatti, il Dnipro trova il pari con Seleznyov, entrato da pochi secondi e clamorosamente in fuorigioco. Una beffa doppia che vale l'1-1 e costringerà il Napoli all'impresa al ritorno. Difficile, ma non certo impossibile.

Higuain 6,5 - Le ha provate tutte, ma non c'è stato verso. Solo contro la difesa ucraina si è creato di potenza almeno quattro occasioni, tutte sventate dal portiere avversario. Ben controllato da Douglas, ma non meno pericoloso del solito.

Callejon 5 - E' stanco e si vede. Nel primo tempo si preoccupa di Konoplyanka, poi nella ripresa prova a farsi vedere di più. Pasticcia molto, sintomo di poca lucidità.

Boyko 7,5 - Di gran lunga il migliore in campo. Evita la goleada con diversi interventi decisivi sul Pipita.

Ghoulam 6,5 - Spinta costante sulla sinistra, il gol arriva anche da una sua invenzione. Mai in difficoltà in fase difensiva, spesso attento nel chiudere le ripartenze.

Konoplyanka 5 - Lo spauracchio della vigilia non s'è mai visto. Ben controllato sulla fascia, non entra in partita. 

NAPOLI-DNIPRO 1-1
Napoli (4-2-3-1): Andujar sv; Maggio 5,5, Albiol 6, Britos 6, Ghoulam 6,5; Jorginho 5,5, D. Lopez 6,5 (26' st Gargano 6); Callejon 5 (31' st Gabbiadini 5,5), Hamsik 6,5, Insigne 6 (36' st Mertens sv); Higuain 6,5. A disp: Rafael, Henrique, Koulibaly, Inler. All: Benitez 6.
Dnipro (4-2-3-1): Boyko 7,5; Fedetskiy 6, Douglas 6,5, Cheberyachko 6, Matos 5,5; Kankava 5,5 (24' st Bezus 6), Fedorchuk 6; Luchkevych 5,5 (12' st Bruno Gama 6), Rotan 6,5, Konoplyanka 5; Kalinic 6 (34' st Seleznyov 6,5). A disp: Lastuvka, Vlad, Matheus, Svatok. All: Markevych 6.
Arbitro: Moen (Norvegia)
Marcatori: 5' David Lopez (N), 35' st Seleznyov (D)
Ammoniti: Kankava, Fedetskiy (D)
Espulsi: nessuno