N.League donne: Italvolley fuori

Azzurre stanche alla resa dei conti finale. Asiatiche in semifinale

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L'Italvolley femminile cede 3-1 contro la Cina (25-17, 25-22, 22-25, 25-22 i parziali) e abbandona nella maniera più amara la Nations League. Le azzurre arrivano alla resa dei conti con poche energie e lo dimostra una Paola Egonu che si carica la squadra sulle spalle ma commette anche diversi errori. Ora le asiatiche se la vedranno con gli Stati Uniti, per le azzurre invece tutto da rifare dopo questo ko e quello con la Turchia.

Un'eliminazione che fa male, quella dell'Italia del volley femminile dalla Nations League. Le azzurre salutano la competizione a un passo dalle semifinali, con la consapevolezza di essere arrivate alla Final Six con il vento in poppa e di aver vanificato tutto con le sconfitte contro Turchia e Cina. Forse un po' di stanchezza di troppo, forse una squadra troppo dipendente da Paola Egonu nel momento cruciale. Sta di fatto che la Nations League termina con congruo anticipo, e anche le Olimpiadi diventano più difficili da centrare: bisognerà battere l'Olanda al pre-olimpico, ma sicuramente si arriverà a quella sfida con uno slancio di gran lunga minore. Il primo punto della partita fa ben sperare ed è firmato da Paola Egonu. La partita rimane in equilibrio fino al 3-3, e per la prima volta la Cina scappa grazie a un ace di Liu Xiaotong. Le Azzurre provano a reagire con un punto importante di Malinov, ma dopo un attacco fuori misura di Egonu e una perfetta parallela di Liu Yanhan le asiatiche si portano subito sul 7-4, che diventa 8-4 dopo un ace di Zheng che viene aiutata anche dal nastro. Per la Cina questa è già la fuga giusta, che decide il set: le Azzurre infatti non riescono a recuperare nonostante Egonu vada a segno con una pipe e un buon attacco dalla seconda linea. Chi fatica molto in questa fase della partita è soprattutto Pietrini, mentre Liu Yanhan alla battuta rimane formidabile e firma l'11-6. Bosetti e finalmente Pietrini accorciano le distanze, ma tre errori di fila di Egonu, Danesi e Malinov portano la Cina sul +5. A Egonu risponde quindi Liu Yanhan, con due punti consecutivi che colgono di sorpresa soprattutto Malinov. L'Italia fatica a rientrare e in particolare non riesce a controllare le avversarie a muro. Pietrini, Bosetti ed Egonu vanno a segno, ma la ricezione delle Azzurre fa acqua sotto i colpi di Gong e delle inarrestabili Liu. E l'errore alla battuta di Fahr fa chiudere il set sul 25-17 per la Cina.

Dopo un set così ci si attende la reazione dell'Italia, che arriva: Egonu e il muro di Chirichella regalano infatti l'immediato 4-1 alle Azzurre, ma la Cina rimonta. Egonu sbaglia al servizio, Chirichella spedisce fuori la fast e le asiatiche si riportano sul 6-6. Che la giornata sia piuttosto difficile lo dimostra però la parallela che Egonu spedisce fuori e che permette alla Cina di portarsi di nuovo in vantaggio sull'8-7. Si continua a giocare punto su punto, Egonu si riscatta firmando il +2 con un ace formidabile, ma dura pochissimo. La Cina infatti infila un parziale di 6-0 che indirizza anche il secondo set verso le asiatiche nonostante i tentativi di Egonu di tenere le Azzurre nel match e una buona fase di Danesi che trova il primo tempo del -3. Chirichella con il muro fa sperare l'Italia, che però subisce poi da Gong il punto del 25-22.

Nel terzo set ci si aspetta una scossa azzurra, che arriva: di nuovo l'inizio dice 4-1 Italia, e successiva rimonta Cina. Pietrini, Malinov e la solita Egonu riescono però a firmare un 8-3 che fa respirare le Azzurre. Fondamentale, perché a sua volta anche la Cina infila un nuovo grande parziale che vale l'8-8. L'Italia però c'è: il muro di Bosetti e l'attacco di Malinov riportano in vantaggio le Azzurre che poi trovano punti importanti anche da parte di Egonu e Danesi. La Cina però vuole chiudere in fretta i conti e si affida a Wang: sua la firma sul 20-18, con Caterina Bosetti che in ricezione fa una gran fatica. A questo punto però si rivede la migliore Paola Egonu: suo il fondamentale 20-20, suo l'altrettanto importante 22-20, suo anche il 24-21 che indirizza il set verso l'Italia. E ovviamente sua la diagonale che chiude i conti.

Le azzurre sembrano tornate in partita, ma il quarto set racconta una storia diversa: Egonu e Pietrini sbagliano due palle sanguinose che fanno già volare la Cina sul 5-1. La stessa Egonu riporta l'Italia a contatto con le avversarie, ma c'è anche l'errore al servizio di Chirichella cui fa seguito un punto importante di Yao. Da zona 4 Egonu e Pietrini tengono aperti i giochi, un muro di Chirichella vale il -2 (10-12), ma al servizio Egonu sbaglia e l'Italia accusa il colpo. Non può che essere ancora lei a riportare le Azzurre a un punto dalla Cina sul 15-16, ma è evidente che la squadra sia troppo stanca e si appoggi sulla sua stella in maniera troppo sistematica. E così Paola, dopo un gran diagonale a segno, sbagli l'attacco successivo dalla seconda linea. Intanto la Cina conserva un rassicurante vantaggio, l'Italia lotta ma non riesce a rientrare e Wang firma il 25-22. Quello che certifica i tanti rimpianti di questa Nazionale che in questa competizione ha promesso tanto, ma nulla ha raccolto.

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