Tennis, Wimbledon: storica Konta, sfiderà Venus Williams

La britannica supera la Halep che non potrà tornare numero 1. Muguruza-Rybarykova l'altra semifinale

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Storica Johanna Konta che batte Simona Halep e riporta una britannica alle semifinali di Wimbledon per la prima volta dopo 39 anni, da Virginia Wade nel 1978. All'All England Club la Konta sfiderà ora Venus Williams che ha piegato la lettone Ostapenko, vincitrice al Roland Garros, e ha raggiunto la sorella Serena con 86 successi sull'erba londinese. Nell'altra semifinale di fronte la spagnola Muguruza e la slovacca Rybarykova.

Il centrale di Wimbledon torna a gioire per una giocatrice di casa come non accadeva da 39 anni, da Virginia Wade nel 1978: a festeggiare è Johanna Konta, numero 7, che batte in tre set 6-7, 7-6, 6-4 in due ore e 40 minuti Simona Halep e vola in semifinale. La romena, che nel tie break del secondo set è andata a due punti dalla vittoria, perde anche l'occasione di tornare al numero 1 della classifica Wta, vetta che da lunedì sarà di Karolina Pliskova (giù la tedesca Kerber). Prosegue dunque il sogno della Konta che ora se la vedrà con Venus Williams.

L'americana, al 100esimo match a Wimbledon, conquista la decima semifinale grazie al successo in due set 6-3, 7-6 in un'ora e 13 minuti di gioco la lettone Jelena Ostapenko, fresca vincitrice del Roland Garros. Venus, 37 anni e giù cinque volte vincitrice dello Slam londinese, ha centrato inoltre l'86esimo successo sull'erba dell'All England Club eguagliando la sorella Serena col terzo miglior record per una donna nell'era Open.

Nell'altra semifinale ci saranno di fronte Garbine Muguruza e Magdalena Rybarikova. La spagnola ha superato Svetlana Kuznetsova in due set 6-3, 6-4 in un'ora ed un quarto di gioco e punta a tornare in finale, raggiunta nel 2015. La slovacca invece conquista la prima semifinale in un torneo dello Slam grazie al successo in due set per 6-3, 6-3, in un'ora e 14 minuti contro la statunitense Coco Vandeweghe, in un match giocato in due tempi e su due campi: fino al 6-3, 2-2 sul Campo 1 e poi, dopo oltre tre ore di stop per pioggia, sotto il tetto del Centrale.

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