Wimbledon: Federer è il re dei re

Lo svizzero batte Cilic 6-3 6-1 6-4 e torna campione sull'erba inglese dopo il 2012

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Roger Federer scrive ancora la storia. Lo svizzero batte Marin Cilic in tre set (6-3, 6-1, 6-4) in 1h41' e si aggiudica il suo ottavo titolo a Wimbledon, il secondo Slam del 2017 dopo gli Australian Open. Match dominato da Federer, con il croato in gara solo nel terzo set, quando il prossimo numero 3 del mondo chiude virtualmente la finale con il quinto break point, arrivando a diciannove vittorie nei tornei del Grande Slam.

L'ottava meraviglia di Federer inizia con una prima parte di set equilibrato, con lo svizzero e Cilic che mantengono il servizio fino al 2-2. Al terzo turno in battuta del croato, però, arriva il primo strappo di Federer, che alla terza palla break vola sul 4-2. Il set si chiude con il secondo break del sette volte vincitore di Wimbledon, che vince 6-3 dopo 37 minuti. La voglia di vincere dello svizzero travolge Cilic, che crolla fisicamente, e moralmente, all'inizio del secondo parziale: dopo un altro break di Federer, e sul 3-0, il croato scoppia a piangere, condizionato anche dai problemi fisici.

Dopo una breve pausa, si torna in campo: il set, però, verrà chiuso con un risultato travolgente da parte dello svizzero, che conquista un altro break e chiude sul 6-1 dopo appena 25 minuti. Il terzo parziale, che assume i contorni del conto alla rovescia dell'ottavo successo di Federer, è in realtà il più combattuto: i due tennisti vincono il game in battuta fino al 3-3. Al quarto turno, però, arriva la giocata conclusiva: lo svizzero strappa il servizio, portandosi sul 3-5. Nonostante la resistenza di Cilic, Federer, al secondo match point, e con un ace, chiude dopo 1h43' uno straordinario torneo, vinto senza concedere neanche un game agli avversari.

E' l'ottavo titolo a Wimbledon, nessuno come lui dopo le vittorie del 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2009 e 2012. Si tratta del diciannovesimo titolo nei tornei del Grande Slam, il secondo stagionale dopo il successo agli Australian Open dello scorso 29 gennaio contro Nadal, e il novantatreesimo titolo per chi, a partire da domani, sarà il numero 3 del mondo, posizione probabilmente inadatta a descrivere un'autentica leggenda della storia del tennis e dello sport mondiale.

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