Tennis: Djokovic nella bufera

Il numero 1 al mondo: "Non è sessismo, attiriamo più spettatori"

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Fanno discutere le parole di Novak Djokovic che fanno seguito alla bufera innescata dal Ceo di Indian Wells, Raymond Moore, il quale aveva usato il termine ritenuto sessista "attractive" (attraente") riferito a Muguruza e Bouchard. "Io sono per il potere alle donne, dico no alle parole politicamente scorrette di Raymond Moore: ma è giusto che noi uomini guadagniamo di più, perché siamo più seguiti" le frasi del n° 1 al mondo.

Maschi contro femmine, come nella pellicola di successo del 2010 di Fausto Brizzi. A incendiare il mondo del tennis, le parole del direttore di Indian Wells, Raymond Moore. "Se dovessi rinascere vorrei avere un qualche ruolo nella WTA. Viaggiano nella scia del tennis maschile, non prendono alcuna decisione e sono fortunati. Molto fortunati. Se fossi una giocatrice mi inginocchierei ogni sera e ringrazierei Dio che Roger Federer e Rafa Nadal sono venuti al mondo, perché hanno letteralmente trascinato questo sport - le parole di Moore, che poi è caduto nel sessismo - La WTA ha un manipolo di giocatrici giovani – non soltanto una o due – che sono molto “attractive”, come Muguruza, come Genie Bouchard. Ci sono parecchie giocatrici “attractive”, e lo standard è aumentato incredibilmente negli ultimi anni”. E proprio questo termine ha scatenato indignazione nei social, perché ritenuto sessista. Nonostante le susseguenti scuse: "Le mie parole a proposito della WTA sono state di pessimo gusto e non corrispondono alla realtà. Sono davvero dispiaciuto per quei commenti e voglio presentare le mie sincere scuse alle giocatrici ed a tutta l'organizzazione della WTA".

Poi le frasi di Novak Djokovic hanno gettato ulteriore benzina sul dibattito sulla parità dei sessi, tanto sentito negli States (gli Us Open nel 1973 sono stati il primo torneo dello Slam a parificare il montepremi tra uomini e donne). "Ho un enorme rispetto per tutte le energie che la WTA e chi per lei ha dedicato nel corso degli anni per ottenere uguaglianza di prize money. Tuttavia, noi dell'ATP da parte nostra dovremmo combattere per ottenere una fetta più grande dei montepremi, perché possiamo dimostrare che i match maschili attirano più spettatori - ha spiegato il numero 1 al mondo -. Se ci sono statistiche e dati disponibili per verificare chi riesca ad attirare più attenzione, più spettatori, chi venda più biglietti, bisognerebbe far in modo che i montepremi vengano suddivisi di conseguenza".


A Moore, intanto, avevano risposto Serena Williams e Vika Azarenka, vincitrice del torneo. "Ci sono parecchie donne nel Tour che sono più divertenti da guardare di parecchi uomini nel tour - le parole della numero 1 al mondo - Sono molto sorpresa di quanto è accaduto perché Venus ed io ed altre ragazze nel tour abbiamo dimostrato ripetutamente lo spettacolo che possiamo produrre. Nessuna donna dovrebbe inginocchiarsi per ringraziare davanti a nessuno in quel modo". "Le donne purtroppo devono convivere con questo tipo di commenti, che gli uomini invece non devono sopportare. Non voglio insultare nessuno, come invece noi donne lo siamo state, parzialmente - ha attaccato la bielorussa -. Non capisco questo atteggiamento generale degli uomini contro le donne: ogni singola persona è stata messa al mondo da una donna, no? Ma questo non è solo un problema nello sport, è un problema generale nella nostra società".