Tennis: la verità di Becker

L'allenatore del serbo: "I giocatori politicamente corretti sono un male per il tennis"

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Ha nostalgia dei suoi tempi Boris Becker, quando i vari McEnroe, Lendl e Connors non se la mandavano di certo a dire. Ora, secondo l'ex tennista tedesco, il problema del tennis sono "i giocatori politicamente troppo corretti". Per poi affondare: "E' un segreto di Pulcinella che Djokovic e Federer non si sopportino. Tra i big l'amicizia è solo di facciata. Non esternano le loro emozioni a causa dei troppi microfoni".

Nell'intervista al 'The Telegraph', Becker chiede maggiore sincerità ai giocatori nell'esprimere le loro reali emozioni, ma allo stesso tempo si rende conto che in un ambiente pieno di telecamere e microfoni e con lo spettro di multe salatissime è una cosa assai difficile.

Non ha peli sulla lingua Becker quando parla di Federer. "Non può essere buono come sembra - ha attaccato l'ex campione - La ragione per cui Roger è uno degli atleti meglio pagati di tutti i tempi è perché piace a tutto il mondo. Nella realtà, però, non può piacere a tutti e probabilmente guadagnerebbe meno se esprimesse quello che veramente sente. I tennisti sono essere umani come tutti gli altri, odiano fare errori, ma si trattengono per via delle sanzioni salate".

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