Tennis, Wimbledon: Serena Williams in semifinale dopo la battaglia. Sorpresa Strycova, Halep senza problemi

La regina è costretta a tre set durissimi con la connazionale Riske. Ora aspetta la sorprendente ceca, che fa fuori Konta

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Un'inarrestabile Serena Williams per la dodicesima volta vola in semifinale a Wimbledon, battendo in tre difficilissimi set (6-4, 4-6, 6-3) la connazionale Alison Riske. Ora affronterà la sorprendente Barbora Strycova,che ha superato 7-6(5), 6-1 la ben più blasonata Johanna Konta. Semifinale anche per Simona Halep: battuta 7-6(4), 6-1 la cinese Shuai Zhang, la rumena se la vedrà con Elina Svitolina (7-5, 6-4 su Karolina Munchova).

La legge di Serena Williams colpisce ancora. La regina del tennis centra la dodicesima semifinale della sua leggendaria carriera sull'erba di Wimbledon riuscendo non senza fatica a piegare la resistenza di Alison Riske, e questa invece è una favola che si chiude sul più bello. La 29enne originaria di Pittsburgh, infatti, perde 6-4, 4-6, 6-3 dopo due ore e tre minuti di battaglia e saluta Londra dopo essere riuscita nell'impresa di eliminare Ashleigh Barty, numero 1 del tabellone. La sfidante inizia il match come meglio non potrebbe: giocando alla pari i primi due game, strappando il break nel terzo e poi portandosi sul 3-1. Il durissimo sesto game permette a Serena di concludere il controbreak, dopo che Riske glielo aveva annullato altre tre volte. La mobilità di Alison mette però in serie difficoltà la regina, che perde un'altro servizio ritrovandosi di nuovo sotto 4-3. Dura però solo un game, tempo di un ulteriore break per il nuovo pareggio. Alla lunga la potenza e l'esperienza della Williams però pagano, con il decimo game che si chiude 6-4 dopo un colpo ingenuo della rivale sul secondo set point a sfavore. Riske però non si lascia abbattere e gioca a tutta anche il secondo set, tanto che Serena si lascia andare a un urlo smorza tensione quando riesce a chiudere il punto del 3-2 con l'avversaria rimasta a 0. Molto più complesso il settimo game, chiuso 4-3 dalla Williams solo al decimo punto. Il fiato però inizia a farsi corto, e infatti Alison trova il break del 5-4 e poi chiude velocemente sul 6-4. Sembra mettersi male per la regina, che concede subito un ulteriore break in apertura del terzo set. La sua avversaria però si scompone e anche in seguito a un doppio fallo concede il controbreak. A questo punto Serena sceglie di liberare il cannone e inizia a bersagliarla con colpi forse fuori dalla sua portata fisica e atletica. Rimane però nervosa, tanto da perdere un altro servizio che permette a Riske di tornare sul 3-3. La Williams è però in modalità da battaglia: capisce che l'ottavo game è quello giusto e inizia a tartassare l'avversaria con rabbia e violenza, sottolineate anche dalle sue urla. Alison tiene, e le annulla tre palle break. Poi però sottorete sbaglia tutto e il 5-3 è cosa fatta. E pochi minuti dopo, con l'ace numero 19 della sua partita, Serena chiude definitivamente i conti.

E in semifinale se la vedrà con un'avversaria certamente non tra le più attese a inizio torneo: si tratta infatti di Barbora Strycova, numero 54 al mondo che riesce in poco più di un'ora e mezzo a sbarazzarsi della numero 18, un'attonita Johanna Konta (reduce tra l'altro dalle importanti vittorie contro Sloane Stephens e Petra Kvitova). Finisce 7-6(5), 6-1, con la britannica che sembra mettere subito le cose in chiaro nel secondo game: arrivano break point e 2-0. Solo nel quarto game la ceca inizia a mostrare cenni importanti di risveglio, prendendosi il 3-1 in un gioco chiuso a 0. Riapre quindi tutto nel settimo game, in cui ottiene break point e si riporta sotto sul 3-4, che poi diventa 4-4 nel suo turno di battuta. Si procede fino a un tie-break molto equilibrato: ci sono ben quattro minibreak prima del 3-3, ma alla fine è Strycova a riuscire a inchiodare l'avversaria sul 7-5. E nel secondo set Konta non riesce proprio a tornare in partita, tanto che perde il servizio in un secondo game chiuso addirittura a 15 e dopo una timida reazione che le vale il 3-1 anche nel sesto game concede la palla break all'avversaria, che al secondo tentativo la sfrutta regalandosi una semifinale da sogno contro Serena Williams.

Nell'altra semifinale spicca il nome di Simona Halep, numero uno del circuito Atp nel 2018 e in grado di tornare al penultimo atto di Wimbledon cinque anni dopo l'ultima volta. La rumena batte infatti in due set la cinese Shuai Zhang, che riesce a tenere botta per un solo set e poi crolla con il punteggio di 7-6(4), 6-1. Proprio l'asiatica però inizia meglio la partita, prendendosi il break sul 2-0 e volando fino al 4-1. Addirittura potrebbe arrivare il punto del 5-1, ma Halep riesce ad annullare quattro palle break, aiutata in un caso anche dal nastro. Mantiene quindi il turno di servizio dopo ben 18 punti e nel game successivo è lei a chiudere il controbreak riportandosi sul 3-4. Si prosegue quindi fino al tie-break, con la rumena che mantiene il sangue freddo e chiude sul 7-4. La partita di fatto finisce qui: perché se il primo set dura un'ora esatta, il secondo finisce dopo appena 29 minuti. Merito della Halep, che accelera al quarto game, ruba il servizio all'avversaria per il 3-1 e si ripete due game dopo, andando a prendersi un facile 6-1. Facile e soprattutto impensabile dopo il combattutissimo primo set.

Ora Halep dovrà vedersela con Elina Svitolina, in grado di battere in un'ora e 34 minuti Karolina Munchova. Finisce 7-5, 6-4 al termine di un match in cui è evidente la stanchezza della ceca, reduce da una vittoria contro Karolina Pliskova arrivata dopo ben tre ore. Parte infatti male Muchova, che concede subito un break all'avversaria. Già nel secondo game però trova il controbreak e si riparte da capo. La ceca sembra poter trovare un'altra giornata di gloria portandosi sul 3-1 e quindi sul 5-2. Proprio a questo punto però cede di schianto, con Svitolina che riesce a fare suoi ben quattro game di fila (il break del 5-4 arriva addirittura a 15). Sfortunatissima la ceca in occasione del sorpasso dell'avversaria, concretizzato alla quarta palla break e dopo ben 18 punti. Molto disordinato il secondo set, dove la storia in qualche modo si ripete: Muchova avanti e Svitolina brava e concentrata nel recuperare. Dal 2-0 per la ceca si passa quindi addirittura al 5-2, con due servizi strappati da Svitolina a un'avversaria ormai in balia del suo gioco. Solo in apparenza, però: Muchova un po' a sorpresa reagisce nel game della potenziale vittoria e trova un controbreak quasi miracoloso per il 5-3. Riesce quindi a spaventare la numero 8 del mondo riportandosi sotto di un solo punto, ma Svitolina non perde la bussola e chiude senza troppi grattacapi sul 6-4.

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