US OPEN

Tennis, Us Open: magico Fabbiano, abbatte Thiem! Bene Berrettini e Sonego, fuori Cecchinato

Dopo le quattro eliminazioni del lunedì nero, gli italiani si rifanno con gli interessi: e per il pugliese è la prima vittoria contro un top 5 del mondo

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Grande serata per il tennis italiano agli Us Open: arrivano infatti tre vittorie per gli azzurri. Splendida impresa di Thomas Fabbiano, che batte il numero 4 del mondo Dominic Thiem in quattro set (6-4, 3-6, 6-3, 6-2). Bene anche Matteo Berrettini, che elimina Richard Gasquet (6-4, 6-3, 2-6, 6-2), mentre Lorenzo Sonego piega Marcel Granollers in tre set (6-3, 6-4, 6-4). Nella notte arriva l'unica notizia amara: Marco Cecchinato perde al quinto set contro Henri Laaksonen.

Getty Images

Thomas Fabbiano è sempre più l'uomo nuovo del tennis italiano e il ragazzo d'oro della nostra racchetta: due mesi fa il talentino di San Giorgio Jonico non aveva mai battuto nemmeno un top 30 della classifica Atp, poi la crescita inesorabile fino allo scalpo di Tsitsipas in quel di Wimbledon. Mancava lo scalpo di uno dei primi cinque del mondo, e arriva sul cemento di Flushing Meadows, dove il ragazzo di Puglia abbatte in maniera quasi semplice un certo Dominic Thiem, che nella classifica mondiale è seduto al posto numero 4. Ma nello splendido parco newyorkese non si vede, dato che la sfida si risolve in due ore e 26 minuti, premiando il vincitore che certo non era il favorito dei pronistici. Eppure Fabbiano imposta la partita come meglio non si potrebbe, sfruttando certamente anche uno stato di forma lontanissimo dai giorni migliori da parte dell'austriaco. L'impresa però resta, e restituisce il sorriso all'Italia dopo le quattro eliminazioni di un lunedì che invece era stato nerissimo.

Che possa essere una giornata di grazia lo si capisce sin dal primo set, in cui Fabbiano strappa il servizio al temutissimo avversario nel terzo game, gli annulla due palle break sul 2-1 e poi gestisce il set fino alla fine senza particolari grattacapi. Solo nel secondo set soffre la maggiore classe del suo avversario, cui peraltro concede solo un servizio andando per due volte a un solo punto dal controbreak. Il terzo set è giocato invece a livelli mostruosi, con un 3-0 che arriva con tre soli punti a referto per Thiem e un ottavo game eterno, che per poco non vale il doppio break. Fabbiano resiste fino al 6-3 e poi si prende l'ultimo set addirittura in meno di mezz'ora, dando quasi una lezione di tennis a un avversario che certo non ha bisogno di ripetizioni. Ma che per una volta si deve inchinare a chi al momento è solo nella posizione 87 nella classifica mondiale, ma dà la sensazione che tutto questo durerà davvero per poco.

Ma se l'impresa di giornata è targata Fabbiano, il sorriso più grande conduce forse a Lorenzo Sonego: l'ultima volta che aveva affrontato Marcel Granollers era finita 3-0, a Wimbledon. E lo stesso risultato emerge dagli Us Open, ma a posizioni invertite. Bastano due ore e 21 minuti al torinese per prendersi la migliore delle rivincite sul rivale transalpino, che cade in maniera più rotonda e rovinosa del previsto: 6-3, 6-4, 6-4 il punteggio che manda l'azzurro al secondo turno. Partenza sprint per Sonego, che conquista due break nel primo set portandosi sul 4-0 e poi contenendo l'avversario. La sua buona vena è confermata anche nel set successivo, in cui si conquista tre palle break sull'1-1 (senza riuscire a chiuderle), per poi strappare il servizio nel decisivo quinto game, chiuso addirittura a 0. Solo leggermente più complesso il terzo set, in cui Granollers si riporta sul 4-4 dopo un controbreak vincente. Ma dura solo un game, dato che il catalano non chiude più nemmeno un punto e lascia in questo modo Flushing Meadows.

Più complessa, ma anche più prestigiosa la vittoria di Matteo Berrettini, che si impone in quattro set su Richard Gasquet, numero 36 del mondo (6-4, 6-3, 2-6, 6-2). Il romano, che a Wimbledon aveva ceduto solo a un certo Roger Federer, ci mette due ore e 46 minuti ad avere la meglio sul francese, ma raccoglie una vittoria non scontata e che diventa netta in un ottimo quattro set. Molto complicato il primo, in cui Berrettini è bravo a reggere l'onda d'urto di un Gasquet che costruisce e non raccoglie cinque palle break. L'azzurro invece trova la prima solo al decimo game, e al secondo tentativo la chiude portandosi a casa il set. Più sul velluto il secondo set, in cui è decisivo il 2-0 strappato al rivale senza concedergli nemmeno un punto. E dopo un set di pausa, Berrettini chiude i conti in soli 37 minuti grazie a un doppio break e a un 4-0 a cui Gasquet non riesce proprio a reagire.

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Sarebbe stato un martedì scoppiettante, perfetto, in grado di far dimenticare il lunedì nero che ha visto le eliminazioni di Fognini, Seppi e Giorgi. Invece nella notte arriva una macchia: Marco Cecchinato perde al quinto set contro lo svizzero Henri Laaksonen, numero 119 Atp. Una beffa amara in un 2019 amarissimo: il siciliano perde il 12esimo primo turno degli ultimi 13 giocati ed è stato capace di conquistare solo 700 punti nel ranking, in cui infatti è precipitato al 68esimo posto. Laaksonen regola l'azzurro per 7-6 (3), 7-6 (6), 2-6, 3-6, 7-6 (2) dopo quasi quattro ore di gioco. Cecchinato è bravo a reagire al doppio set di svantaggio, dominando il terzo set e vincendo con qualche sofferenza in più il quarto parziale, dato che ha dovuto difendere quattro palle break. Il palermitano sembra essere in assoluto controllo e anche nel quinto set parte alla grande, togliendo il servizio all'avversario, ma l'ennesimo calo di concentrazione regala il pareggio a Laaksonen, ancora una volta micidiale nel tie-break. Per Cecchinato continua la maledizione della semifinale del Roland Garros 2018: dalla vittoria clamorosa contro Novak Djokovic ai quarti di quella edizione, il palermitano non ha più vinto una gara degli Slam.

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