Tennis, US Open: Djokovic avanti nonostante la spalla, Medvedev vince ma litiga con tutti

Ok il serbo in tre set con Kudla, nervosissimo il russo (che battibecca con arbitro e tifosi). Donne: ok Svitolina e Keys

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Novak Djokovic prosegue la sua corsa agli Us Open sbarazzandosi dello statunitense Denis Kudla nel minor tempo possibile: finisce 6-3, 6-4, 6-2, con il serbo (che ha una spalla acciaccata) pronto ad affrontare Stan Wawrinka agli ottavi. Avanti anche un nervosissimo Daniil Medvedev: battuto 7-6(1), 4-6, 7-6(7), 6-4 Feliciano Lopez. Nel tabellone femminile vincono senza particolari grattacapi Elina Svitolina e Madison Keys.

C'era preoccupazione, la spalla sinistra è dolorante e va preservata: un match troppo impegnativo potrebbe quindi anche mettere a repentaglio il prosieguo dell'intero torneo. E invece Nole Djokovic risponde a modo suo, affrontando l'americano Denis Kudla con la grinta di chi vuole sbrigare la pratica nel minor tempo possibile, per poi riposarsi quanto basta per essere pronto ad affrontare la prossima sfida (che sarà contro Stan Wawrinka) al meglio. E così il numero 111 del mondo è costretto ad arrendersi in due ore e cinque minuti, dopo aver peraltro cercato di giocarsela contro colui che nel ranking occupa invece la posizione numero 1: Kudla concede il primo break a Djokovic nel quarto game del primo set e poi tenta di riprenderselo sul 4-2, ma il serbo non perde la calma e si aggiudica il gioco dopo essere andato per ben due volte a un solo punto dal controbreak. Già nel secondo set Nole sembra più in controllo, prendendosi il servizio sul 3-2 e rischiando qualcosa solo al quarto turno di battuta. Annullate due palle break all'avversario, Djokovic si porta a un solo set dalla vittoria e mette tutto in discesa con un altro immediato break e un game conquistato in quattordici punti, rintuzzando i lodevoli tentativi di controbreak di un Kudla che lascia Flushing Meadows comunque a testa alta.

Più complesso il passaggio del turno di Daniil Medvedev, che in tre ore, 22 minuti e quattro set prevale su Feliciano Lopez. Ma uno spettacolo nello spettacolo sono le intemperanze del russo, tesissimo sin dalle prime fasi della partita e che litiga subito con un raccattapalle: quando gli porta via in malo modo un asciugamano arriva il warning, con Medvedev che inizia quindi a prendersela anche con l'arbitro (le telecamere immortalano un gestaccio, seminascosto ma evidente). Il pubblico sugli spalti newyorkesi iniziano quindi a beccarlo rumorosamente, con Medvedev che riesce alla fine a vincere la partita e tutte le sue guerre personali. E non è facile, se è vero che il secondo set va a Lopez e il russo si prende il primo e il terzo solo al tie-break. Diventa quindi decisivo il quinto game del quarto set, in cui Medvedev strappa il servizio all'avversario e non gli concede più nemmeno un break. E quando arriva la vittoria esplodono i fischi del pubblico, ma Medvedev si prende un'ulteriore rivincita e al microfono proclama: "Ce l'ho fatta grazie a voi, più mi contestate più vinco".

Passando al tabellone femminile, le emozioni della nottata sono decisamente inferiori. Soprattutto per Elina Svitolina, che si sbarazza in meno di un'ora di Dayana Yastremska: finisce 6-2, 6-0 il derby tutto ucraino, con la numero 32 del ranking Wta che solo nel primo set trova ma non concretizza due palle break, mentre nel secondo cede dopo poco più di venti minuti. Altra sfida tra connazionali è quella che permette a Madison Keys di battere Sofia Kenin. La sfida è però decisamente più accesa: finisce infatti 6-3, 7-5 in un'ora e 22 minuti. In particolare è nel secondo set che la russa trapiantata in Florida vende cara la pelle, concedendo il decisivo break solo all'undicesimo game.
 

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