L'azzurro, numero 760 al mondo, sosteneva la tesi dell'assunzione involontaria
Il Tribunale arbitrale dello sport ha respinto il ricorso del tennista italiano Stefano Battaglino contro la squalifica di 4 anni per una positività al Clostebol, steroide anabolizzante, inflitta a ottobre dello scorso anno dal Tennis Anti-Doping Program (TADP) imposta nell'ottobre 2023. Battaglino, che ha raggiunto come suo massimo rannking la posizione numero 760 a luglio 2022, era stato testato positivo durante un torneo del settembre di quello stesso anno.
Il Tas ha stabilito che Battaglino non ha dimostrato la fonte della positività e che le argomentazioni fornite per sostenere una assunzione involontaria erano "manifestamente insufficienti". La squalifica di Battaglino decorre dal 1/o febbraio 2023, scade il 31 gennaio 2027, e comporta il divieto di partecipare a qualsiasi evento dei membri ITIA (ovvero Atp, Itf, Wta, Tennis Australia, federtennis francese, Wimbledon e Federtennis americana).