Tennis: a Miami vince Sinner ma lo show è di Kyrgios
Vittoria di testa, di talento e di mentalità. Jannik Sinner batte Nick Kyrgios e approda ai quarti di finale del Master 1000 di Miami, vincendo una partita di nervi. L’altoatesino conquista il successo 7-6 (3) 6-3 dimostrando di saper mantenere la concentrazione anche di fronte al comportamento a tratti folle del rivale, a cui viene dato un penalty point nel tie break e un penalty game a inizio secondo set. Nei quarti Sinner affronterà mercoledì l’argentino Francisco Cerundolo, n.103 ATP, rivelazione del torneo, che ha battuto in rimonta 6-7(2) 7-6(3) 6-2 lo statunitense Frances Tiafoe, n.31 del ranking e 28 del seeding.
Jannik Sinner vince la non facile sfida con Nick Kyrgios, dimostrando una maturità atipica per un ventenne, e vola ai quarti di finale. Nel Master 1000 di Miami, l’altoatesino sconfigge l’australiano 7-6 (3) 6-3 con una prestazione di grandissima solidità, mentale prima ancora che tecnica, di fronte alle mattanze dell’avversario. La partita inizia sui binari più pronosticabili. L’australiano colpisce di potenza su servizio e dritto, l’azzurro fa più fatica nei propri turni di battuta ma riesce a rimanere in piena corsa annullando una palla break nel terzo game e altre due, non consecutive, nel quinto. L’intensità di Kyrgios cala con il passare dei minuti, ma l’altoatesino non approfitta del primo passaggio a vuoto, nell’ottavo game, e non sfrutta nessuna delle due palle break, né lo 0-30 nel decimo gioco. L’australiano si innervosisce sempre di più e concede errori gratuiti. Nel tie break Jannik è perfetto, va avanti su un doppio fallo dell’avversario e tiene fino al 5-3, quando Kyrgios perde del tutto la testa: il giudice di sedia lo punisce con un penalty point per i continui dialoghi con il pubblico in cui insultava le sue decisioni. L’australiano, visibilmente nervoso, commette doppio fallo e cede 7-3.
Nel cambio campo tra il primo e il secondo set succede il finimondo. Kyrgios apostrofa l’arbitro, dandogli dell’incapace e accusandolo di non saper gestire le situazioni. Per tutta risposta, il giudice di sedia gli infligge un penalty game, che regala a Sinner il break in apertura di secondo set. Alla ripresa del match, l’australiano è una mina vagante. L’italiano non si fa distrarre e tiene con solidità il servizio, anche nei momenti più critici dell’incontro, e non concede nemmeno una palla break. Nell’ottavo game l’azzurro si difende ai vantaggi, poi passa all’attacco sul servizio dell’avversario e chiude 6-3, quando Kyrgios spedisce in corridoio il suo rovescio. Una prova di maturità maiuscola che lancia Sinner ai quarti di finale del torneo.
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK