L'australiano è tornato nuovamente sul caso Clostebol che ha visto protagonista l'altoatesino
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Nick Kyrgios è tornato alla carica e nel mirino, come sempre, c'è Jannik Sinner. Qualche mese fa l'australiano aveva condiviso una delle sue classiche storie sui social chiedendo ai suoi follower, durante un allenamento, se valesse la pena partecipare al torneo di Roma. Alla fine, non se n’è fatto nulla. A scendere in campo al Foro Italico, invece, c’è andato Jannik Sinner, rientrato dopo un lungo periodo di stop. Il numero 1 del mondo è mancato a molti. Anzi, a tutti, compreso Kyrgios, che per settimane non ha potuto lanciare le sue solite frecciatine contro il suo bersaglio preferito. E ha ricominciato proprio di recente, nel corso di una puntata del podcast ChangeOver, dove è intervenuto come ospite. Inevitabili, anche questa volta, i suoi attacchi sulla vicenda Clostebol.
L'intervento di Kyrgios si è aperto con un paragone eloquente: “Ragazzi, stiamo parlando del numero 1 al mondo. È come paragonarlo a Nikola Jokic nell’NBA”. Da lì è partito il primo attacco: “Pensate davvero che un giocatore del suo livello possa assumere un fisioterapista pagato centinaia di migliaia di dollari e che questo professionista se ne vada in giro con un bisturi in borsa, senza alcuna protezione? Che lo lasci lì, libero di muoversi? Che si tagli accidentalmente e poi applichi una crema da massaggio direttamente sulla ferita? Suona tutto assurdo. Io investo una fortuna nel mio fisioterapista. Mi affido alla sua esperienza e alla sua competenza, perché è responsabile della mia salute fisica, e il minimo che mi aspetto è che eviti qualsiasi situazione rischiosa. Stiamo parlando di Jannik Sinner, il numero 1 del mondo. Davvero credete che non fosse consapevole? Che uno con la sua esperienza possa commettere un errore così grossolano?”.