Tennis, Australian Open: Thiem abbatte Zverev, sarà finale con Djokovic

L'austriaco prevale in oltre tre ore e mezza e con due tie-break a favore, dopo aver perso il primo set: 3-6, 6-4, 7-6, 7-6

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Sarà Dominic Thiem a sfidare Novak Djokovic nella finale degli Australian Open. L'austriaco batte in oltre tre ore e mezza Alexander Zverev, che si prende il primo set e poi cede i successivi tre (gli ultimi due solo al tie-break). Finisce 3-6, 6-4, 7-6(3), 7-6(4), con Thiem che centra la sua terza finale di Slam in carriera e mette nel mirino Djokovic, un avversario che nel 2019 è stato in grado di sconfiggere per due volte.

Si affrontavano con la consapevolezza di essere due dei volti più riconoscibili del nuovo che avanza nel tennis mondiale, e soprattutto erano consci di essere entrambi alla prima semifinale in quel di Melbourne. L'occasione insomma era di quelle da sfruttare, e chi la coglie è Dominic Thiem. L'austriaco soffre la partenza di Alexander Zverev (c'erano pur sempre da smaltire le tossine di una maratona di oltre quattro ore contro un mostro sacro come Rafa Nadal, sconfitto ai quarti), poi prende il sopravvento anche mentale sulla partita, supera un calo fisico nel terzo set e riesce a prendersi la finale prevalendo due volte al tie-break. E Novak Djokovic è avvisato: l'atto conclusivo degli Australian Open non sarà certo una passeggiata, contro l'uomo che nel 2019 l'ha sconfitto al Roland Garros e alle Atp Finals. La partenza, come detto, non è facile per Thiem: pronti via, e il primo game regala subito il break di uno Zverev motivatissimo (e "in missione per l'Australia", avendo promesso di destinare l'eventuale montepremi del torneo alle vittime degli incendi che hanno messo in ginocchio il Paese). Thiem però risponde presente e si va subito all'1-1 grazie all'immediato controbreak.

Il tedesco appare molto tranquillo ed efficace al servizio, il suo avversario invece fatica a trovare il giusto ritmo e perde altre due volte il servizio: Zverev sfrutta le sue incertezze prima, la sua smania di recuperare poi e si porta a casa un 6-3 che appare fin troppo facile. Cambia tutto nel secondo set, in cui Sascha infila qualche doppio fallo di troppo e Thiem non si lascia pregare: suo il break del 2-1. Zverev risponde e si rimette in partita sul 3-3 grazie a un grande smash a rimbalzo per il controbreak che però stavolta non ferma Thiem. Anche il game successivo va infatti a chi riceve, e l'austriaco è anche agevolato da un nastro benevolo. Poi in uno splendido, palpitante decimo game annulla due ulteriori palle break a Zverev e riesce a stenderlo addirittura con un ace. Proprio questo colpo sembra tramortire Zverev, che perde di nuovo il servizio per il 2-1 Thiem nel terzo set. L'austriaco si salva da un'ulteriore rimonta con il rovescio che gli permette di conservare il servizio sul 3-1, ma non riesce a ripetersi nel sesto game: al terzo tentativo Zverev trova un nuovo controbreak che lo riporta nel match.

Il tedesco però deve fare i conti con i propri nervi e l'assenza di challenge (tutti sfruttati in precedenza), anche perché sul 5-4 arrivano due set point che con grande freddezza e qualche iniziale segno di fatica, Thiem annulla. Proprio la maggiore solidità mentale permette all'austriaco di fare suo un tie-break in cui non sbaglia nulla (a differenza del suo avversario). E il tutto si ripete nel conclusivo quattro set, con turni di battuta molto veloci, nessuna ulteriore palla break e un tie-break in cui Thiem vola sul 3-0, teme per la possibile rimonta di Zverev che però sbaglia un coraggioso e forse inappropriato smash in slice, così chiude i conti con un altro colpo di grande intelligenza che gli vale la prima finale di uno Slam sul veloce e la terza in carriera (dopo le due perse al Roland Garros).

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