ROLAND GARROS

Roland Garros, immenso Nadal: batte Djokovic 3-1 e vola in semifinale con Zverev 

Il maiorchino supera 6-2, 4-6, 6-2, 7-6 il serbo dopo oltre quattro ore di match, ora la sfida col tedesco che ha battuto Alcaraz 3-1 (6-4, 6-4, 4-6, 7-6)

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© Getty Images

Rafa Nadal scrive un'altra pagina leggendaria al Roland Garros. Il maiorchino, 13 volte vincitore a Parigi, supera Novak Djokovic in quattro set (6-2, 4-6, 6-2, 7-6) ai quarti di finale dopo oltre 4 ore di una lotta epica e vola in semifinale contro Alexander Zverev, che ha avuto la meglio sullo spagnolo Carlos Alcaraz, fino a questo momento della stagione e del torneo tra i più in forma sulla terra rossa. 6-4, 6-4, 4-6, 7-6(7) il risultato a favore del numero 3 del mondo, che adesso se la vedrà con l'uomo con più Slam nella storia (21).

NADAL-DJOKOVIC 6-2, 4-6, 6-2, 7-6
L’episodio numero 59 di una rivalità già nella leggenda porta la firma di Rafa Nadal, che continua la sua corsa verso il Roland Garros numero 14 dopo aver battuto il numero 1 al mondo dopo oltre quattro ore di battaglia. Partito alla vigilia come sfavorito e dopo aver dichiarato che in caso di sconfitta sarebbe potuta essere stata la sua ultima partita a Parigi, a discapito di tutti i suoi problemi fisici il maiorchino è rimasto in campo oltre quattro ore e ha dimostrato ancora una volta di essere il re della terra rossa, capace di non mollare un punto nemmeno nelle situazioni più disperate (ha salvato due set point nel quarto set dopo che Djokovic era stato avanti anche per 5-2) e di volare in semifinale contro Zverev, che affronterà il giorno del suo 36esimo compleanno (venerdì). 

ZVEREV-ALCARAZ 6-4, 6-4, 4-6, 7-6
Alexander Zverev mette fine alla corsa di Carlos Alcaraz al Roland Garros e vola in semifinale per il secondo anno consecutivo. A Parigi finisce 6-4, 6-4, 4-6, 7-6(7) per il tedesco, che esce vincitore da una partita intensa contro lo spagnolo che esce a testa alta. Sembra proprio Alcaraz ad entrare meglio in campo ma è solo un’illusione, quando Zverev carbura lo spagnolo si innervosisce e comincia a commettere errori banali e non da lui. La giovane età tradisce Alcaraz mentre Zverev sfrutta la maggiore esperienza, il tedesco è implacabile al servizio e quando arriva il break l’avversario può solo cedere il primo set. Il secondo parziale vive dell’onda lunga del primo, il copione non cambia, Alcaraz si aggrappa alle smorzate (l’unico colpo davvero incisivo oggi) ma non basta e Zverev piazza ancora un break, quanto basta prima di chiudere con qualche brivido. Terzo set più equilibrato, l’iberico ci mette il cuore ma gli errori restano tanti con una palese difficoltà a mantenere lo scambio da fondo campo. Sul 5-4 per il numero 6 del tabellone però accade l’impensabile: con le solite palle corte Alcaraz conquista un sorprendente break e in un attimo la partita va al quarto set contro ogni pronostico. Una scintilla che cambia il match, l’iberico torna a macinare da fondo, ma sul 4-4 l’ennesimo colpo di scena: un doppio fallo di Alcaraz regala il break a Zverev, che serve per il match ma trema e allora si va al tie-break. Qui i due giocatori danno il meglio di sé, al fotofinish è Zverev a spuntarla per 9 punti a 7. 

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