Montecarlo: Fognini in semifinale

Il ligure recupera dopo un set complicatissimo contro Coric e fa sua la contesa. Il piemontese esce contro Lajovic. Fuori anche Djokovic

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Fabio Fognini vola in semifinale al Masters 1000 di Montecarlo e lo fa con una grande prova di tecnica e sangue freddo, rimontando sul croato Borna Coric dopo un primo set da dimenticare: alla fine è 1-6, 6-3, 6-2 per l'azzurro. Ora troverà Rafa Nadal, vincitore su Guido Pella (7-6, 6-3). Finisce invece l'avventura di Lorenzo Sonego, battuto da Dusan Lajovic (6-4, 7-5). Out a sorpresa Novak Djokovic, piegato da Daniil Medvedev (6-3, 4-6, 6-2).

Fabio Fognini si rialza dopo aver rischiato il naufragio e si guadagna una sfida stellare contro Rafa Nadal sulla terra di Montecarlo. Una vittoria di gran carattere per lui, che contro Borna Coric deve digerire un set terminato 1-6 e alla fine riesce a vincere, conquistando la seconda semifinale della sua carriera nel Principato (la prima arrivò nel 2013) e proseguendo il suo cammino da favola nel torneo, in cui dopo la non facile vittoria su Rublev ha approfittato del ritiro di Gilles Simon prima di sfornare la partita perfetta contro Zverev. E ora arriva un capitolo che ancora mancava: l'impresa. Il ligure inizia la contesa con Coric come peggio non potrebbe: nel primo set infatti non c'è assolutamente storia. Il croato vola facilmente sul 3-0 e solo dopo 11 punti dell'avversario Fognini riesce a conquistarne uno. Il suo tentativo di rimonta si infrange però sul 3-1, con Coric che reagisce a uno strepitoso passante di dritto, si va a prendere il break sul 5-1 e quindi il set. Temere un'imbarcata, come detto, è lecito, considerando anche la vistosa fasciatura al braccio destro per l'azzurro: Fabio però reagisce come meglio non potrebbe a metà del secondo set e inizia a proporre il tennis che preferisce, con tanti cambi di ritmo che disorientano un Coric che alla fine si ritrova suo malgrado a subire una vera e propria lezione di tennis. Il croato va sul 2-0 con un break di vantaggio, ma a questo punto riemerge Fognini, che in poco tempo conquista il break e il 2-2 dopo tre errori gratuiti e un doppio fallo di Coric. Il dritto di quest'ultimo improvvisamente non funziona più e il ligure, dopo il break del 5-3, va autorevolmente a prendersi il set. E la partita di fatto non si riapre più, con Fognini in controllo totale nel terzo set e che solo sul 6-1 concede al suo avversario qualche minuto per sperare in una rimonta che non avviene: al terzo match point è lui ad assicurarsi la vittoria e il confronto con Nadal, esattamente come nella sua ultima semifinale in un Masters 1000, a Miami.

Finisce invece ai quarti di finale la spettacolare partecipazione al torneo di Montecarlo di Lorenzo Sonego, piegato in due set da Dusan Lajovic, serbo 28enne che in questo modo centra la prima semifinale in carriera in un Masters 1000. Termina 6-4, 7-5 per Lajovic, con l'azzurro che attacca con grande continuità ma si deve arrendere alla precisione del suo avversario nel trovare gli angoli e soprattutto al fortissimo maestrale che soffia sopra Montecarlo. Già nel primo set si mette bene per Lajovic, numero 48 del ranking mondiale, che sul 3-3 trova il primo break al quale Sonego non riesce a replicare, pur non uscendo mai davvero dal match. Nemmeno sul 2-0 del secondo set, che vede il torinese trovare un bel recupero con tanto di palla break, su cui però Lajovic risponde con un gran dritto che spiana la strada per il 3-1. Sonego non si arrende e si riporta sul 3-3, volando anche sul 4-3. Sul 5-4 sciupa però un set point andando troppo lungo con il rovescio, e il suo avversario ne approfitta con gli interessi, andando a prendersi set e partita.

Non è facile il passaggio del turno nemmeno per i big, incluso un Rafa Nadal che si conquista la semifinale contro Fognini in due set, ma sudando più del previsto contro l'argentino Guido Pella. Il maiorchino subisce infatti a lungo l'avversario, in particolare a causa dei suoi colpi mancini: sul suo dritto Pella risponde sistematicamente presente, andando anche con autorevolezza a cercare degli angoli fuori portata anche per il migliore Nadal. Pella vola sul 4-1, ma si fa recuperare andando sotto (4-5). Con determinazione tiene però aperta la contesa e, dopo quattro servizi persi a testa e ben 15 palle break complessive si va al tie-break, in cui la classe, l'esperienza e la freddezza del grande campione hanno la meglio: 7-1 e set a Rafa (che si concede anche una volée di rovescio da urlo). A questo punto la partita è nelle sue mani, tanto che il secondo set si risolve in un 6-3 senza troppi grattacapi.

Chi invece crolla senza attenuanti è un po' a sorpresa Novak Djokovic, che perde per 2-1 contro Daniil Medvedev: anche il numero 1 del ranking Atp soffre non poco il vento della Costa Azzurra e solo nel primo set compie qualcosa come 21 errori non forzati a fronte di soli 3 vincenti. Il moscovita si limita a giocare in maniera pulita e dopo un primo break chiude il set in un 6-3 che appare fin troppo facile. Anche il secondo set inizia con qualche problema di troppo per Nole, che però reagisce a partire dal secondo game, ruba la battuta al rivale nel terzo e poi innesta il turbo chiudendo sul 6-4 dopo aver tremato solo sul 5-4, dopo un punto concesso un po' troppo facilmente al moscovita. La benzina finisce però di colpo nel set decisivo, in particolare dopo un quarto game che dal possibile 2-2 conduce al 3-1 Medvedev dopo una scambio di 24 punti. Qui di fatto si chiude la partita, con il 23enne russo che arriva al 6-2 quasi in carrozza.

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