Il velista Charlie Dalin ha rivelato di aver completato e vinto l'ultimo Vendée Globe a gennaio pur soffrendo di una rara forma di cancro gastrointestinale, una battaglia che racconta in un libro che uscirà domani. In 'La Force du Destin' (Gallimard), il quarantunenne racconta quella che era già un'impresa - ha frantumato il record di questa regata intorno al mondo in solitaria senza scalo, in 64 giorni - ma che assume una dimensione ancora più grande alla luce della malattia di cui soffre e che aveva deciso di tenere segreto fino ad ora. "È vero che avere questo intruso a bordo ha complicato un po' le cose", ha spiegato Dalin. "Oggi la considero una doppia vittoria, sulla regata e soprattutto su tutto quello che mi è successo". Lo skipper del team Macif, considerato uno dei migliori velisti francesi d'altura, ripercorre anche in questo libro, scritto a quattro mani con il giornalista Didier Ravon, il suo percorso fin dall'infanzia, la scoperta della vela e i suoi primi anni da regatante oceanica professionista. Oggi, confida, i sintomi sono "stabili", ma ha "perso molto peso". "Non sono più in grado di regatare d'altura. La mia carriera è in sospeso, ma continuo a sperare di tornare un giorno, magari per le regate transatlantiche", ha spiegato Dalin.