"Non facciamoci calpestare, pretendiamo rispetto". Luciano Rossi, presidente della federazione Tiro a volo da oltre 30 anni e dal 2022 alla guida anche di quella mondiale, in una intervista al Foglio lancia un monito a tutela dello sport, inserendosi nel dibattito sul ruolo della politica, lui che è stato anche deputato e senatore, fino al 2018 con Forza Italia, Popolo della Libertà e Nuovo Centro-destra. Il suo messaggio va alla politica "che tratti lo sport con il medesimo rispetto che riceve" e al mondo dello sport "che vada oltre gli egoismi personali. Facciamo tutti un passo indietro per fare un salto in avanti" dice Rossi. "Lo sport italiano è un'eccellenza - sottolinea - nel mondo viene identificato con il nostro Comitato olimpico, considerato unanimemente la migliore organizzazione sportiva esistente. Il Coni ha avuto grandi presidenti, sotto la gestione di Giovanni Malagò, che ho sostenuto fino all'ultimo, lo sport italiano ha acquisito una credibilità internazionale senza precedenti. Dunque perché voler soppiantare questo sistema? Per farci del male? O continuare a farne alle centinaia di migliaia di società sportive che sono in ginocchio per la crisi economica e per alcune riforme varate recentemente come quella sul lavoro sportivo?". E aggiunge: "Giusto che lo Stato voglia vigilare su come vengano spesi i soldi, ma già lo fa. Se ora quelle risorse vuole anche gestirle sostituendosi alle federazioni allora i conti non tornano più". È il caso delle Finals del tennis: "Sono convinto che il presidente Binaghi ora comprenda quando Malagò diceva 'attenti, oggi tocca a quella federazione, domani a quell'altra e dopodomani a tutto il Coni. Chiedo quale sia la missione di Sport e Salute, se quella di un ente promotore di corretti stili di vita e di una organizzatrice di eventi sportivi. Stiamo attraversando un brutto momento, ma resto fiducioso he il governo sappia fare un passo indietro convincendosi che le diversità sono grandi opportunità. Il Coni non sarà più lo stesso: "Non c'è dubbio - conclude Rossi - Luciano Buonfiglio è un dirigente capace e dobbiamo proteggerlo". A garanzia poi c'è sempre Sergio Mattarella "un Presidente che non ci ha mai fatto mancare la sua straordinaria vicinanza".