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Primo allenamento sul Centrale di Wimbledon per Jannik Sinner. Sugli spalti ci sono solo fotografi, qualche giornalista, e gli addetti all'All England Club in pausa curiosi di vedere in azione il numero 1 del mondo in quello che è considerato il tempio del tennis. Lui, come se fosse un pellegrino tira fuori il cellulare e riprende quello che gli sta attorno per immortalare il momento. Aveva appena finito di dare spettacolo in un allenamento contro Daniil Medvedev, contro cui lo scorso anno proprio sul Centrale si era fermata la sua corsa, ma questo momento, questa quiete prima della tempesta che è Wimbledon nei giorni che precedono il torneo, andava immortalato. Con Medvedev in campo è finita 4-4 in 36' di gioco. I due arrivano in campo interrompendo la sfida tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, che li avevano preceduti nell'allenamento sul centrale con uno spettacolare 5-5. Si riscaldano con un auricolare nelle orecchie, parte di una registrazione in cui ai due viene chiesto di commentare i loro colpi in campo. Poi cominciano a fare sul serio, perché da modalità allenamento si passa a modalità partita.
Il Centrale è vuoto, ma la solennità di Wimbledon si respira comunque: giocatori e rispettivi staff sono tutti in bianco. I colpi salgono di livello e potenza. il quarto gioco in cui Medvedev riesce a tenere il servizio è una maratona in cui gli schemi saltano così tanto che ad un certo punto i due dimenticano il punteggio, incerti se un colpo del russo sia uscito o meno. Vagnozzi e Cahill guardano dai lati del campo contenti di quello che vedono, con l'australiano che indossa un cappellino da pescatore (ovviamente bianco) che ad un certo punto ricorda che mancano 10' alla fine. Dopo l'ottavo gioco è il momento delle foto e di staccare la spina: foto di rito, Medvedev che gioca a tennis-bocce col suo staff e Sinner che per qualche secondo si sente turista in quel tempio del tennis che si sta preparando a dominare.