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Quarti posti nello sport, Papa Leone riceve un libro speciale

01 Ott 2025 - 19:10

I quarti posti nello sport sono al centro di un libro che oggi è stato consegnato, a margine dell'udienza generale, a Papa Leone. Nel volume si parla anche dell'esperienza di Athletica Vaticana, la polisportiva della Santa Sede che si divide tra competizioni e attività benefiche. Papa Leone ha firmato una copia ed ha ascoltato le vicende di questi atleti brevemente raccontate dagli autori. I quarti posti, tanto celebrati anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, vengono dunque raccontati per la prima volta in un libro, scritto a quattro mani dai giornalisti Gerardo De Vivo e Serena Sartini. Con la prefazione di Loredana Bertè, il libro raccoglie le testimonianze di sportivi la cui vita è stata segnata dall'essersi classificati quarti: da Nadia Battocletti ad Antonio Rossi, passando per Tania Cagnotto e molti altri. "Provare l'ebbrezza del quarto posto per due soli centesimi è importante, perché è dalla sconfitta e dal fallimento che si costruisce la vittoria, nello sport così come nella vita", si legge nel capitolo su Angela Procida, nuotatrice paralimpica.

Cosa significa arrivare quarti? Che impatto ha sulla vita di uno sportivo essere rimasto fuori dal podio per un soffio, un decimo di secondo, un centimetro, un gol mancato? Come sarebbe cambiato il suo destino se avesse tagliato il traguardo appena un millesimo di secondo prima? Eppure, c'è anche l'altra faccia di quella medaglia chiamata in gergo di legno: "quel quarto posto può diventare scintilla, spinta, rinascita", sottolineano Sartini e De Vivo. Perché a volte è proprio da lì, da una sconfitta bruciante, che nasce la determinazione di un futuro campione. Quarti di gloria racconta sedici storie di atlete e atleti che, arrivati a un passo dal podio, hanno trasformato un (in)successo in forza, orgoglio e rivincita.

Un tributo a quei piazzamenti che il Presidente della Repubblica e il Presidente del Coni non hanno esitato a celebrare come simbolo di grandezza. Solo all'Olimpiade di Parigi 2024, l'Italia ne ha collezionati ben 20, primato in una singola edizione. Da Ivano Camozzi, quarto ai Giochi olimpici invernali di Calgary 1988, a Nadia Battocletti, che a Parigi 2024 è stata per pochi istanti terza nei Cinquemila prima di tornare quarta per un ricorso accolto. Dai Mondiali di calcio del 1978, con l'Italia quarta in Argentina prima del trionfo del 1982, a Vanessa Ferrari, due volte quarta alle Olimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016, prima dell'argento di Tokyo 2020, quando tutto sembrava ormai finito. E ancora: Federica Pellegrini, Tania Cagnotto, Novak Djokovic. Nomi che non raccontano solo medaglie e numeri, ma storie di gloria. "Nella vita mi sono sempre sentita più vicina ai 'quarti' e agli ultimi che ai primi, a quelli che la cronaca sul momento sembra dimenticare ma che sulla distanza fanno anche la storia". scrive Bertè nella prefazione. 

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