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Sandro Dias scrive la storia: si lancia con lo skate da un edificio di 22 piani

Impresa senza precedenti del brasiliano che, a 50 anni d'età, gli ha permesso di stabilire due Guinness World Records

28 Set 2025 - 10:33
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Il Red Bull Building Drop è realtà: l’atleta Red Bull Sandro Dias ha compiuto una delle imprese più incredibili nella storia dello skateboarding, dando vita a una leggenda metropolitana e inscrivendo per due volte il suo nome tra i Guinness World Records con una serie di lanci da un edificio di 22 piani nel sud del Brasile.

Il fuoriclasse brasiliano, classe 1975, ha completato il drop-in più alto di sempre (70 metri) e ha raggiunto la velocità più elevata mai registrata su uno skateboard standard lungo una rampa temporanea (103 km/h).

Con questa impresa, realizzata in collaborazione con Prada Linea Rossa, Dias ha trasformato in realtà una leggenda urbana di lunga data: rendere il palazzo del “Centro Administrativo Fernando Ferrari” (CAFF), una delle architetture più iconiche di Porto Alegre, la “Ultimate Skate Ramp”. Si è così realizzato un sogno condiviso da oltre un decennio da moltissimi portoalegrensi, i quali fantasticavano sul fatto che il palazzo, assomigliando a un’enorme rampa da skate, potesse essere effettivamente utilizzato allo scopo. A riprova di ciò, su internet circolano numerosi video fake, un po’ ironici, un po’ immaginifici, che mostrano skater e biker lanciarsi lungo la sua facciata, come appunto se fosse un gigantesco quarter pipe.

Tanto è bastato per “accendere” la determinazione di Sandro Dias, che a cinquant’anni compiuti e con un palmarès già incredibile (nel 2005 è diventato il primo skater a chiudere un 900 - una rotazione aerea di due giri e mezzo che è diventata la sua "signature" -  durante una competizione degli X Games; nel 2006 ha conquistato l’oro agli X Games 12, e nel 2012 è stato nominato per l’Action Sports Hall of Fame) continua a voler ridefinire i limiti nel mondo dello skateboard.

Per rendere possibile la discesa, sono stati installati pannelli di compensato sulla parete curva dell’edificio. La superficie cementizia originale, infatti, era logorata e danneggiata dal tempo, quindi inadatta a essere percorsa con lo skateboard. Questa struttura temporanea ha consentito a Dias di affrontare in sicurezza la naturale curvatura architettonica della struttura, senza dover fare i conti con asperità e ammaloramenti strutturali.

Grande attenzione è stata dedicata alle misure di sicurezza: al termine della rampa sono state collocate barriere gonfiabili simili a quelle utilizzate in MotoGP, progettate per assorbire l’impatto e rallentare il corpo in caso di caduta. Con la stessa finalità, è stata creata una "parete" di 1800 cubi in schiuma, che ha dovuto essere "ricostruita" dopo ogni discesa. Dias ha indossato uno speciale abbigliamento tecnico firmato Prada Linea Rossa, che ha combinato velocità e sicurezza con performance e aerodinamica: tessuti innovativi, leggeri e termosaldati hanno assicurato comfort e mobilità, oltre a uno stile contemporaneo ispirato ai movimenti del corpo umano. A questo si sono abbinate protezioni specifiche, incluso un paraschiena.

Dias ha iniziato a gennaio un intenso programma di allenamento fisico e tecnico per l'impresa. Dal training per resistere alla forza G al monitoraggio della velocità del vento, la preparazione è stata un mix di pianificazione precisa e rischio calcolato. Dias si è allenato con un gilet zavorrato da 40 kg, lanciandosi su una speciale rampa modificata per adattare il suo equilibrio alla tensione delle forze G. Ha inoltre effettuato prove di velocità su una pista aeroportuale, abituandosi a viaggiare a oltre 136 km/h sul suo skateboard.

È poi venuto il momento delle prove “sul campo”. Dai primi di settembre, giorno dopo giorno, Dias ha preso confidenza con la facciata curva del CAFF, affrontando progressivamente altezze crescenti. Ogni discesa è stata effettuata da piattaforme temporanee installate lungo la parete, ciascuna usata come punto di drop-in. Per raggiungere tali piattaforme, l’atleta è stato più volte calato dal tetto con l’ausilio di corde e imbracature, esponendosi in tal modo a forte vento e intemperie. Alcuni tentativi si sono conclusi con cadute, considerate parte integrante del processo di avanzamento nello skate. Nonostante gli incidenti, Dias ha saputo sempre evitare conseguenze, mostrando resilienza e determinazione. 

Dalle 12:00 ora locale del 25 settembre ha avuto inizio la sfida vera e propria, articolata in quattro lanci: Dias ha completato con successo il drop-in da 55 m, poi da 60 m e ancora da 65 m. In questo frangente, era già riuscito a stabilire i due primati ai quali puntava: il salto da 65 m ha infatti "ritoccato" il record di altezza che Dias stesso aveva stabilito nei test. Eseguendolo, l'asso brasiliano ha inoltre raggiunto la velocità di 90.8 km/h.

Il clou è stato però l'ultimo drop-in, da una piattaforma collocata a 70 m. Da lì, in 8 secondi di discesa, Dias ha fissato definitivamente i due Guinness World Records™: il drop più alto (70 m) e la velocità più elevata mai raggiunta su un quarter pipe temporaneo (103,8 km/h) a bordo di uno skateboard.
Gli ispettori di Guinness World Records™, presenti sul posto, hanno certificato l’impresa e consegnato a Dias i diplomi che ne attestano il raggiungimento dei primati.

Durante il drop decisivo, Dias ha sopportato una forza G fino a 3,9, che lo ha fatto pesare virtualmente oltre 277 kg; la forza di reazione al suolo (la forza esercitata dal suolo su di un corpo a contatto con esso) ha invece raggiunto i 280 kg.

"Il messaggio più importante che desidero lanciare è di non rinunciare mai ai propri sogni. - ha dichiarato Sandro Dias - Ho sognato questa impresa per 13 anni della mia vita e l'ho realizzata credendoci sempre e preparandomi al meglio. Non era facile, l'allenamento è stata la parte più difficile dell'impresa, ma mi ha trasmesso totale consapevolezza di potercela fare. C'erano molti fattori e incognite con cui fare i conti, su tutto la rampa stessa, che era un qualcosa di mai realizzato prima e comportava sfide inedite: velocità estreme, forza G elevatissima, il vento forte in cima all'edificio. Sono soddisfatto, completamente soddisfatto, e penso che questa impresa dimostri che possiamo sempre andare oltre i nostri limiti."

L’impresa di Sandro Dias ha suscitato molta emozione nel mondo dello skateboarding. Il suo amico e collega Ryan Sheckler (3 volte medaglia d’oro ai Summer X-Games) ha dichiarato: “Sandro è l'essenza dello skateboard. Ha sempre cercato di spingersi oltre, di andare più in alto e più veloce di chiunque altro. E oggi, a 50 anni, vederlo realizzare un’impresa del genere dimostra quanto abbia ancora lo skate nel cuore. L’ho sempre ammirato, e dopo questo lo ammiro sconfinatamente.”
Gli fa eco Tony Hawk (leggenda dello skate, con 8 ori ai Summer X-Games): “La storia dello skateboarding è una continua progressione. Spingersi sempre oltre i limiti. E Sandro ha fatto un salto infinite volte più grande di chiunque altro. Ci ha mostrato che possiamo andare ben oltre ciò che pensavamo possibile.”

L’impresa non rappresenta solo un record sportivo, ma anche un messaggio universale di resilienza, creatività e determinazione: dimostra che non esistono limiti d’età o di immaginazione quando passione e dedizione si uniscono.  

Con il Red Bull Building Drop, Porto Alegre non ha solo assistito a un evento sportivo senza precedenti: ha visto nascere una nuova leggenda. La sagoma del palazzo, per anni oggetto di fantasie, resterà per sempre legata al volo di Sandro Dias, simbolo di un sogno di coraggio e passione che ha preso vita. Perché il limite è solo il punto da cui iniziare a volare.

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