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Mountain bike: uno sguardo all’edizione 2025 della HERO UCI Marathon World Cup

10 Ott 2025 - 23:09
 © Ufficio Stampa

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Non si è ancora spenta l’eco dell’edizione 2025 di HERO UCI Marathon World Cup che già si parla della seconda edizione sotto l’egida HERO e che avrà inizio in Spagna con la tappa di Calpe a febbraio. Ma prima di parlare dell’anno nuovo, riavvolgiamo il film di quanto accaduto in questi cinque mesi, e che ha visto l’ultimo frame con la prova di Girona, la gara spagnola che ha decretato i vincitori della Coppa del Mondo UCI Marathon.

I PROTAGONISTI

Gli elementi attrattivi del circuito sono stati in grado di richiamare atleti e team di alto livello, provenienti da 26 nazioni, presentando a spettatori e appassionati il meglio del movimento mountain bike marathon. Sono stati complessivamente 729 atleti Elite, 591 uomini e 138 donne (comprendendo anche i biker di formazioni non UCI) nonché 8.500 amatori provenienti da 46 Nazioni, a prendere il via nelle cinque prove della HERO UCI Marathon World Cup.

E allora vediamo i nomi che nel corso dello svolgimento sono diventati i protagonisti assoluti del circuito.

Nella categoria Donne Elite il nome di Rosa Van Doorn del BUFF-MEGAMO Team, era tra quelli a cui prestare attenzione e la campionessa olandese, a oggi vincitrice della prima edizione del circuito, non ha disatteso le aspettative. Con le vittorie a Capoliveri, Andorra e a Kirchzarten oltre al secondo posto a Girona, solo le vette dolomitiche della HERO hanno saputo porre freno alla sua scalata nella classifica, relegandola all’ottava posizione. A sfidarla nella corsa verso il trofeo finale, l’italiana Sandra Mairhofer, vincitrice della HERO Südtirol Dolomites, che ha concluso al secondo posto nella classifica generale, e la polacca Paula Gorycka-Kurmann, il cui trionfo a La Tramun Sea Otter Europe le ha consentito di raggiungere la terza posizione nella 2025 HERO UCI Marathon World Cup.

Ancora più serrata la competizione nella categoria Uomini Elite dove a indossare per l’ultima e definitiva volta la maglia di leader è stato il tedesco Andreas Seewald del team Singer KTM Racing, vincitore della HERO Südtirol Dolomites e della Black Forest ULTRA Bike Marathon, quest’ultima la sua gara di casa. Gli avversari, che in più occasioni hanno messo a rischio la sua posizione al vertice del ranking Wout Alleman, vincitore della Capoliveri Legend Cup all’Isola d’Elba e il colombiano Leo Paez dominatore della Naturland in Andorra, gare in cui Seewald si è classificato rispettivamente sesto e secondo. Ma il duro lavoro portato avanti nel corso di tutto il calendario ha permesso al tedesco di poter vincere la Coppa con un’undicesima posizione nella gara di Girona, dove il tracciato è stato reso più insidioso dalla pioggia.

Questa prima edizione di Coppa del Mondo UCI Marathon sotto la titolazione HERO ha mostrato quanto il movimento della mountain bike marathon sia dinamico e ricco di sorprese, popolato da atleti di alto livello, che hanno trovato nella HERO UCI Marathon World Cup la conferma di uno spazio solido e affidabile per crescere e raggiungere obiettivi ambiziosi in un contesto internazionale. Un dato su tutti: osservando i primi dieci classificati si trovano otto differenti nazionalità tra le donne e sette tra gli uomini, ma è il podio che parla di internazionalità con sei bandiere diverse!

«Una prima edizione che ha confermato come il movimento marathon abbia delle grandi potenzialità, a condizione che si crei un format di gare dall’alto profilo organizzativo – ha commentato Gerhard Vanzi, coordinatore e promotore del circuito – e crediamo che il bilancio 2025 si possa chiudere positivamente, sia in termini di partecipazione degli atleti che di fiducia riscontrata tra l’UCI, i team e i partner del settore».

Ultimo, ma non certo per importanza, la sfida nella categoria Master dove tra gli uomini c’è stato il dominio dello spagnolo Alexandre Llado Diaz sull’italiano Andrea Borgogno che ha chiuso alle spalle dell’iberico. Nella categoria femminile il titolo è andato alla biker polacca Kamila Gurzynska seguita dalla britannica Sophie Johnson.

UNA HERO PER TUTTI

L’interesse per la HERO UCI Marathon World Cup da parte di un ampio pubblico fatto di atleti pro e master, aziende e organizzatori, addetti ai lavori e semplici curiosi, lo si è toccato con mano non solo lungo i tracciati delle cinque competizioni, ma se n’è avuto un concreto riscontro anche, e soprattutto, attraverso i canali di comunicazione: dalle emittenti televisive ai siti web, dalla più tradizionale carta stampata alle piattaforme social, l’audience del circuito è cresciuto durante tutta la stagione, grazie alla narrazione dei protagonisti. E i numeri parlano da soli: le immagini delle gare su reti televisive e i racconti sui magazine nonché le piattaforme social hanno avuto un’audience pari a oltre 100 milioni di contatti in più di 100 nazioni per coinvolgere coloro che non hanno voluto perdersi nemmeno un momento di questi mesi spettacolari.