Matteo Franzoso © instagram
Lettera aperta della Fis sul fronte della sicurezza dopo la morte del discesista azzurro Matteo Franzoso, vittima di un incidente nel corso di un allenamento in Cile. "Momenti come questo mettono in luce i rischi profondi che sono parte integrante del nostro sport. Ci ricordano anche la responsabilità condivisa che tutti noi - atleti, allenatori, organizzatori, associazioni e organi di governo - abbiamo di fare tutto il possibile per ridurre tali rischi. Una cosa è chiara: la ricerca della performance non deve mai eclissare la priorità della sicurezza. Non è possibile eliminare i pericoli intrinseci dello sci alpino, ma ascoltando, sensibilizzando e promuovendo un dialogo che porti all'azione collettiva possiamo mitigarne i rischi", si legge nella nota.
"Tuttavia, insieme alle Federazioni nazionali, ai Comitati organizzatori locali, allenatori, partner e, soprattutto, agli atleti stessi, dobbiamo identificare dove i rischi sono maggiori, affrontare le sfide sistemiche e sostenere una cultura in cui la sicurezza è parte integrante di ogni decisione. Condizioni di allenamento sicure e la salvaguardia delle competizioni richiedono non solo consapevolezza, ma anche un impegno fermo e collettivo da parte dell'intera comunità dello sci. Solo agendo insieme possiamo creare le condizioni affinché la sicurezza non venga compromessa", prosegue la Fis.
Attraverso l'Unità Salute Atleti (Ahu), la Fis, è quanto si legge, "sta rafforzando un approccio scientifico e sistematico al benessere degli atleti, che continuerà ad ampliarsi in profondità e portata in stretta collaborazione con i nostri partner. In questo ambito, stiamo perseguendo lo stato dell'arte dell'innovazione con airbag e attacchi a sgancio elettronico, nonché tecnologie per caschi in grado di resistere a impatti multipli. Nelle prossime settimane la Fis intensificherà ulteriormente il dialogo con i propri stakeholder, sempre con un unico principio guida: il benessere e la sicurezza degli atleti devono venire prima di tutto".
I FUNERALI MARTEDÌ
L'ultimo saluto a Matteo Franzoso si terrà nella chiesa di Sant'Edoardo a Sestriere con i funerali di Stato in programma martedì 23 settembre alle 16. Nel pomeriggio di lunedì 22 è previsto l'arrivo a Milano della salma che sarà trasferita a Sestriere e accolta nella camera ardente allestita all'interno della chiesa di Sant'Edoardo. La sera stessa, alle ore 20.30, verrà celebrato il rosario. Da Sestriere il feretro raggiungerà Sauze di Cesana, dove Matteo risiedeva con la sua famiglia. Il suo corpo verrà tumulato al cimitero dell'antica chiesa di San Restituto dove l'accesso sarà riservato esclusivamente alla famiglia.