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Milano-Cortina: dai siti Unesco al Monte Rosa, il viaggio della fiamma in Italia

04 Dic 2025 - 18:39

Un itinerario lungo lo stivale, isole incluse, per portare la magica atmosfera olimpica in tutti gli angoli del paese. Con l'arrivo della fiamma a Roma inizia ufficialmente il viaggio italiano della torcia di Milano-Cortina 2026: un percorso di 63 giorni e 12000 chilometri che coinvolgerà oltre 300 comuni, 110 province e numerosi siti Unesco. La partenza è prevista sabato 6 dicembre dello Stadio dei Marmi: toccherà a Gregorio Paltrinieri l'onore di 'aprire le danze' di una staffetta che legherà virtualmente 10001 tedofori e che si concluderà il 6 febbraio a San Siro con l'arrivo a Milano per la cerimonia di apertura dei Giochi Invernali. La fiamma, custodita inizialmente al Quirinale al suo arrivo da Atene, sarà a Napoli il giorno di Natale e festeggerà il nuovo anno a Bari, mentre il 26 gennaio tornerà a Cortina d'Ampezzo, a 70 anni esatti della cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 1956.

Ogni giornata inizierà alle 7.30 con la partenza del convoglio e terminerà attorno alle 19.30 con l'accensione del braciere nella città di tappa durante la city celebration, un momento di festa dedicato alle comunità locali. Dal Colosseo alla Fontana di trevi, dal Duomo di Milano al Canal Grande di Venezia, il sacro fuoco transiterà tra i vari simboli del patrimonio culturale del nostro paese, senza tralasciare luoghi di resilienza e rinascita come Amatrice e il quartiere di Scampia. La fiamma olimpica illuminerà anche luoghi tra i più noti del Belpaese, come la Cascata delle Marmore, Punta Gnifetti sul Monte Rosa - a 4554 metri - e la Costiera Amalfitana, oltre a Lampedusa.

Ogni Olimpiade ha la sua torcia che si distingue dalle edizioni precedenti, e quella di Milano-Cortina è stata ribattezzata 'Essential' per il suo stile sobrio ed elegante, senza trascurare la sostenibilità. Le due versioni, olimpica e paralimpica, si differenziano esclusivamente per una diversa sfumatura di colore: quella olimpica ricorda i toni del verde e del blu, quella paralimpica presenta una colorazione bronzea. Composte prevalentemente da materiali riciclati, come leghe di alluminio e ottone, le torce pesano circa 1,5 kg e sono state dotate di un sistema che permette di riutilizzarle e ricaricarle per ben dieci volte, riducendo così il numero necessario per effettuare entrambe le staffette. I tedofori - 10.001 in totale - saranno gli 'ambasciatori' delle Olimpiade italiane della neve. Persone comuni, che rappresentano il territorio, si alterneranno a figure più note e campioni di ieri e di oggi, legate al mondo dello sport ma non solo. Da Gregorio Paltrinieri, il primo 'staffettista', la torcia passerà nelle mani di Matteo Berrettini e Andrea Bargnani, che porteranno la fiamma nella capitale. Spazio anche al capitano dell'Italvolley Simone Giannelli, all'ex ciclista Vincenzo Nibalia e a una serie di personalità del calcio, da Filippo Inzaghi a Massimiliano Allegri fino a Zlatan Ibrahimovic e Javier Zanetti. A Milano toccherà a Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, a Cortina attesa per Carlo Calzà, il panettiere-atleta - oggi 84enne - che sfidò sui pattini russi e svedesi nei Giochi del 1956. Tante anche le star della musica e dello spettacolo che indosseranno scarpette e tuta per correre con la torcia: da Achille Lauro ad Alessandro Cattelan, passando per Albano, Alessandra Mastronardi e Cristiana Capotondi.