Tre italiani per un sogno europeo. Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Andrea Pavan saranno in campo a Madrid per la 98esima edizione dell'Open de España, in programma dal 9 al 12 ottobre, alla ricerca di punti pesanti per entrare tra i migliori 70 della Race to Dubai e conquistare così un posto al play-off di Abu Dhabi (6-9 novembre).
Sarà una sfida di altissimo livello, con in campo due dei protagonisti della Ryder Cup 2025, l'irlandese Shane Lowry — autore del birdie decisivo — e l'idolo di casa Jon Rahm, pronto a inseguire il quarto trionfo personale nel torneo. Nel penultimo appuntamento della stagione regolare del DP World Tour, Laporta (attualmente 58° nel ranking e in procinto di festeggiare 35 anni durante il torneo), Migliozzi (71°) e Pavan (86°) si giocano l'accesso alla fase finale del circuito. Dopo Madrid, infatti, restano solo le tappe di New Delhi e Cheonan prima del gran finale di Dubai (13-16 novembre), riservato ai migliori 50.
Dopo la sconfitta dello scorso anno nello spareggio con Angel Hidalgo, Rahm — astro della LIV Golf e tra gli sportivi più pagati al mondo — punta al poker di successi per eguagliare Gabriel Gonzalez e avvicinare il record storico di Angel de la Torre, vincitore di cinque edizioni. L'Open de España, che resiste dal 1925, ritrova così un duello di fascino tra Rahm e Lowry, galvanizzato dall'impresa europea a Bethpage. Oltre ai due fuoriclasse, la starting list è ricca di nomi illustri: dal cileno Joaquin Niemann all'americano Patrick Reed, dagli spagnoli David Puig (terzo nel 2024) e Sergio Garcia (campione nel 2002), fino agli inglesi Danny Willett — vincitore del Masters 2016 —, Jordan Smith e John Parry. Spazio anche ai danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Neergaard-Petersen, al nordirlandese Tom McKibbin, al norvegese Kristoffer Reitan e al cinese Haotong Li.
L'Open de España metterà in palio 3,25 milioni di dollari, con una prima moneta di 552.500, ma anche un pass diretto per The Masters e The Open 2026, riservato al vincitore non già qualificato. Nella storia quasi centenaria della competizione, un solo successo italiano: quello di Francesco Molinari nel 2012, seguito dal secondo posto nel 2015, come Emanuele Canonica nel 2002.