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Golf, Open d'Italia: Ayora vola in testa, Laporta 7° e Vecchi Fossa 10°

27 Giu 2025 - 23:30

Lo spagnolo Angel Ayora è il nuovo leader con 131 (66 65, -9) colpi dopo il secondo giro dell'82° Open d'Italia dove sono in buona classifica gli azzurri Francesco Laporta, settimo con 134 (65 69, -6), e Jacopo Vecchi Fossa, decimo con 135 (68 67, -5). Sul difficile percorso toscano dell'Argentario Golf Club (par 70), a Monte Argentario (Grosseto), Ayora, 20enne di Malaga, pro dal 2023, un successo sull'HotelPlanner Tour (Rosa Challenge, 2024) e due top ten stagionali, con un round in 65 (-5, cinque birdie, senza bogey), ha distaccato nel finale l'inglese Dan Bradbury, il francese Martin Couvra, autore con 63 (-7) del miglior score di giornata (record del campo insieme a Rafa Cabrera Bello, 38° con 139, -1), il norvegese Andreas Halvorsen e il tedesco Marcel Schneider, secondi con 132 (-8), quest'ultimo senza bogey sulle prime 36 buche. In sesta posizione con 133 (-7) il francese Adrien Saddier, risalito dalla 39/a, in settima, con Laporta, gli spagnoli Eugenio Chacarra, che ha giocato nella LIV Golf, e Ivan Cantero, mentre sono insieme a Vecchi Fossa il paraguaiano Fabrizio Zanotti, l'australiano Danny List e il tedesco Maximilian Kieffer. Nel secondo round, seguito da 2.500 spettatori, ha fatto un bel salto in graduatoria Andrea Romano, dal 39° al 14° posto con 136 (-4), occupato anche da Edoardo Molinari, e hanno due colpi in più Lorenzo Scalise, Enrico Di Nitto e Andrea Pavan, 28.i con 138 (-2). Più indietro Luca Memeo, 52° con 140 (par), e Stefano Mazzoli, 65° con 141 (+1). Gli altri azzurri in gara sono usciti al taglio. Tra di loro Guido Migliozzi, Renato Paratore, Filippo Celli e Gregorio De Leo. Stessa sorte per il tedesco Marcel Siem, che difendeva il titolo. 

"Un'altra buona prova. Il percorso di gara è difficile, il vento mette i giocatori a dura prova, ma sono soddisfatto. Bisogna sfruttare quelle poche occasioni che il campo concede, le trappole sono ovunque così come le insidie - ha dichiarato Laporta - Il tee shot è fondamentale, bello vedere tanti spettatori tifare per me. Sono felice, anche di avere qui la mia famiglia che è sempre al mio fianco". Ha realizzato quattro birdie e tre bogey (69, -1). "Ero partito molto bene, poi il rendimento è sceso sulle buche più facili. Potevo fare uno score migliore, perché da tee a green ho giocato meglio rispetto al primo giro, ma ho sbagliato qualche putt di troppo e sono venuti bogey evitabili. Il fairway è un po' alto e questo rende più difficile controllare la distanza, ma occorre adattarsi - ha spiegato - Edoardo Molinari Personalmente nei prossimi due giorni spero che ci sia il vento, perché rende il campo più selettivo, occorre essere più attenti e di solito sono condizioni che mi si addicono. Prospettive? Oltre a giocare, ho tante altre cose da seguire e quindi quantomeno ambisco a ben figurare". Anche per lui quattro birdie e tre bogey (69, -1).

"Sono felicissimo di questo risultato, perché il campo sta divenendo più difficile. Ho mantenuto sempre la concentrazione, soprattutto nel finale, Quando sono andato in difficoltà il gioco corto mi ha sostenuto e questo ha fatto la differenza - ha ammesso Jacopo Vecchi Fossa - E' vero che la mia stagione sta andando bene, ma essere in alta classifica all'Open d'Italia è un'altra storia". Nel suo score cinque birdie e due bogey (67, -3). La competizione si disputa sulla distanza di 72 buche. Il taglio, dopo 36, ha lasciato in gara 82 concorrenti che, nei due round conclusivi, si contenderanno il montepremi di 3.000.000 di dollari, di cui 552.500 andranno al vincitore. I migliori due classificati, se non già qualificati, si conquisteranno un posto nel field del The Open (17-20 luglio a Portrush, in Irlanda del Nord), il Major più antico al mondo (la prima edizione si giocò nel 1860) vinto, peraltro, nel 2018 da Francesco Molinari. Nel Villaggio Commerciale, a disposizione per foto e selfie, anche la celebre Claret Jug, storica brocca d'argento realizzata nel 1872, tra i riconoscimenti più ambiti da ogni campione di golf.

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