Esprimendosi da Bruxelles, Sejournè ha inoltre precisato che avrà un colloquio con il ministro degli Esteri di Israele, in vista dell’imminente apertura dei Giochi di Paris 2024. Il capo della diplomazia francese ha denunciato con forza le controverse parole del deputato Insoumis, Thomas Portes, secondo cui la delegazione israeliana "non è benvenuta" in Francia per la XXXIII/a olimpiade. Parole, ha ribattuto Sejournè, "irresponsabili e pericolose". "Tengo a dire, a nome della Francia, che la delegazione israeliana è benvenuta in Francia per questi Giochi Olimpici. Avrò, del resto, l'occasione di ribadirlo al governo israeliano", ha precisato Sejourè, prima di entrare al consiglio esteri di Bruxelles. Sabato scorso, durante un comizio in sostegno al popolo palestinese, Thomas Portes, ha lanciato una dura bordata contro gli atleti dello Stato ebraico a pochi giorni dall'apertura delle Olimpiadi. 'No - ha detto - la delegazione israeliana non è benvenuta a Parigi. Gli atleti israeliani non sono benvenuti ai GIochi Olimpici di Parigi": E ancora, facendo riferimento alla guerra a Gaza: "Considero che la diplomazia francese debba fare pressione sul Cio affinché la bandiera e l'inno israeliano non vengano ammessi durante queste olimpiadi come avviene per la Russia". Parole che hanno suscitato indignazione e proteste. Il ministro dell'interno, Gèrald Darmanin, ha accusato Portes di "mettere il mirino sulla schiena degli atleti israeliani", che nella cerimonia inaugurale del 26 luglio sfileranno sulla Senna sullo stesso barcone dell'Italia. Ha aggiunto che le parole del deputato Insoumis "puzzano di antisemitismo". Da parte sua, il presidente del Consiglio rappresentativo degli ebrei di Francia (Crif), Yonathan Arfi, ha deplorato dichiarazioni "irresponsabili".